“Pace d’Orbi d’Orbis”: al Museo civico di Manduria l’arte di Ezia Mitolo per riflettere sul concetto di pace

TARANTO\ aise\ - Sino al 23 febbraio sculture, installazioni e disegni in dialogo costante con i reperti della Prima e Seconda guerra mondiale per una riflessione sul tema della pace. Una riflessione sul concetto di pace, da quella soggettiva in rapporto all’identità a quella universale. Un tema quanto mai attuale reinterpretato nella mostra “Pace d’Orbi d’Orbis” dell’artista Ezia Mitolo, che si è aperta il 21 dicembre nelle sale del Museo civico di Manduria, in provincia di Taranto.
L’iniziativa, che sarà visitabile sino al 23 febbraio 2025, rientra nel calendario di eventi natalizi “Manduria Incantata” organizzato dalla cooperativa Polisviluppo e dall’assessorato a Turismo e Spettacolo del comune di Manduria, in collaborazione con il Museo civico e con il patrocinio morale di Confcommercio Taranto.
Il percorso espositivo, spiega la curatrice, la storica dell’arte Anna D’Elia, si avvale di “opere singole e installazioni realizzate con linguaggi visivi differenti e con diverse tecniche, caratteristica della ricerca poetica e visiva dell’artista”. In mostra è “possibile muoversi tra cimeli bellici e scoprire storie che appartengono alla Prima e alla Seconda guerra mondiale: tutto questo in una intensa corrispondenza con le opere di Ezia Mitolo tra scultura, disegno, video e fotografia”. Inoltre, sono allestite installazioni sonore e luminose anche interattive con i fruitori che vorranno prendere parte all’esperienza. Tra le anticipazioni: la grande installazione video “Tutto pace” (2022), quella luminosa e sonora di sculture cinetiche del “Giardino dei bisbigli” (2021), l’opera in terracotta, ceramica, ferro e calamite “Beauty Noi” (2021/23) e quella in terracotta, cera e legno “Sei la mia croce” (2017). “Il pubblico percorrendo gli spazi del museo sarà guidato a compiere un viaggio suggestivo di riflessione tra reperti museali e opere d’arte in stretta connessione tra loro”, aggiunge D’Elia.
Ezia Mitolo, tarantina, vanta numerose partecipazioni a mostre e fiere nazionali e internazionali (da Parigi a Edimburgo, da Praga a Los Angeles), nel 2003 ha preso parte alla XIV Quadriennale di Roma. Di recente il prestigioso ingresso nel MArTa, il Museo nazionale archeologico di Taranto, nell’Archivio italiano dell’autoritratto fotografico del Musinf di Senigallia, nel Maam Museo dell’altro e dell’altrove di Roma e nel Maaac Museo archeologico di Cisternino. Nel 2023 ha vinto il primo premio nel concorso internazionale di ceramica “Terrafuoco” per la sezione scultura e installazione. Ha pubblicato il libro “Frange. Disegni parlati” (Edita Casa Editrice & Libraria).
Scultrice di formazione, in Puglia è stata allieva di Francesco Somaini e Nicola Carrino. Tra la fine degli anni ’80 e primi ’90 è alla Fondazione Antonio Ratti di Como, dove studia con Anish Kapoor, George Baselitz, Karel Appel, Arnulf Rainer. I suoi lavori poliedrici spaziano dalle installazioni scultoree e grafiche a fotografia e video, passando per video-performance e interazione col pubblico. Si dedica a laboratori didattici sperimentali in musei, rassegne, festival e in ambito scolastico e collabora con numerose riviste. (aise)