Premio IESS Primo Romanzo Latinoamericano: Gabriel Abreu vince con “Triste não é ao certo a palavra”
ROMA\ aise\ - Il brasiliano Gabriel Abreu con “Triste não é ao certo a palavra” è il vincitore del Premio IESS Primo Romanzo Latinoamericano. Ad annunciarlo l’IILA – Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana, insieme a Energheia – Associazione Culturale Matera, Edizioni SUR e Scuola del libro, promotori del riconoscimento che intende sostenere le opere prime di autori under 35 da tradurre in lingua italiana.
Dopo una prima selezione ad opera dell’attento comitato di lettori del Premio IESS, i romanzi finalisti sono stati sottoposti al vaglio della giuria di qualità composta dalla scrittrice Yuliana Ortiz Ruano, vincitrice della prima edizione del premio, dalle traduttrici Francesca Lazzarato e Gina Maneri, dai docenti di letteratura ispanoamericana Stefano Tedeschi dell’Università Sapienza di Roma e Gabriele Bizzarri dell’Università degli Studi di Padova e dal docente di letteratura portoghese e brasiliana Luca Bacchini, dell’Università Sapienza di Roma. Questi hanno conferito il Premio IESS per il romanzo d’esordio latinoamericano al romanzo di Gabriel Abreu, “Triste não é ao certo a palavra”, perché forte di sorprendente maturità letteraria, originalità formale e intensità emotiva.
“Gabriel Abreu compone con delicatezza e lirismo un collage sul dolore, la memoria e l’eredità familiare”, si legge nella motivazione del premio. “Attraverso un singolare archivio di momenti e frammenti (lettere, bugiardini, pagine di diario, ricette mediche, fotografie, progetti architettonici) l’autore dà vita a una inattesa relazione madre-figlio, una inconsueta versione di romanzo familiare”.
Il Premio, si ricorda, è rivolto ad autrici e autori under 35 anni provenienti dai 20 Paesi latinoamericani membri dell’IILA, con l’obiettivo di individuare giovani scrittrici o scrittori che abbiano pubblicato, nell’arco dell’anno in corso, un romanzo, non ancora tradotto, né pubblicato in Italia.
All’opera vincitrice sono riconosciuti: un contratto di edizione da parte di SUR; un anticipo di cinquemila euro concesso dall’IILA; la traduzione in italiano da parte di un traduttore o traduttrice individuati dalla Scuola del Libro; le revisione della traduzione, pubblicazione, distribuzione, promozione da parte di SUR; e il viaggio in Italia per partecipare alla cerimonia di premiazione concesso da Energheia.
“Triste não é ao certo a palavra” è un mosaico che va oltre la forma narrativa per costruire un ritratto delicato ma feroce dell'eredità, della memoria e dell'amore nel rapporto tra madre e figlio. Un diario, centinaia di fotografie e sessantotto lettere sono tutto ciò che G. possiede della madre, oltre ai ricordi di un passato condiviso. La scatola di cartone che contiene tutti questi elementi racchiude anche le aspettative e le ansie di un figlio che cerca di costruire la propria identità e di recuperare il contatto che è stato assente. Partendo alla ricerca di questa donna - chi era prima della maternità, la madre che è nata con lui, i misteri dell'individualità - G. sfoglia bugiardini di medicinali, diagnosi mediche, carte astrali, scrive lettere, e-mail, si interroga. E conclude: “Ti scrivo e ti mando questa lettera per cercare di trovare la tua voce nella mia”. In questo romanzo d'esordio sensibile e audace, Gabriel Abreu mette insieme un puzzle emotivo di documenti, affetti e ricordi che solo un figlio sul punto di perdere la madre può avere.
Gabriel Abreu (Rio de Janeiro, 1993) è scrittore e artista multidisciplinare, laureato in Literatura, Arte e Pensamento Contemporâneo alla PUCRio e al Programa de Formação da Escola de Artes Visuais di Parque Lage. È uno dei direttori artistici di Brecha, una struttura per la creazione e la ricerca continua nelle arti che riunisce artisti e non artisti di vari settori per ricercare metodologie, processi creativi ed esperienze di formazione. Nel 2022 ha partecipato alla pubblicazione dell'antologia di racconti Ninguém nunca sabe, e invitato alla prima edizione della residência Artística Interdisciplinar e Festival “ONSITE”, a Berlino. Ha partecipato alla mostra “Formação e Deformação” (2018) all'EAV Parque Lage, dove ha esposto il lavoro Prefiro Rir, dal quale nasce il suo primo romanzo Triste não é ao certo a palavra (Companhia das Letras, 2023). (aise)