Serata di musica, arte e cultura la XXIV edizione del Premio internazionale “Florence Seven Stars” - di Goffredo Palmerini

FIRENZE\ aise\ - L’incomparabile vista sulla fuga di tetti fino al profilo del Duomo, la cupola del Brunelleschi, il campanile di Giotto e più a destra la basilica di San Lorenzo, stagliate sul verde sfondo della collina con incastonata l’Abbazia di San Miniato, hanno fatto da mirabile architettonica quinta alla cerimonia di consegna agli insigniti del Premio internazionale Florence Seven Stars 2024, tenutasi il 29 giugno sera sulla Terrazza Belvedere del Plus Florence, con un pubblico attento e partecipe.
Grande anfitrione dell’evento il fondatore e deus ex machina del Premio, Carlo Maria Franza, storico dell’Arte moderna e contemporanea, intellettuale di chiara fama, firma prestigiosa del Giornale fondato nel 1974 da Indro Montanelli, assunto 50 anni fa proprio dal fondatore qualche mese dopo la nascita del quotidiano. Lo ha raccontato il prof. Franza, nella sua interessante e coinvolgente allocuzione, ricordando come Montanelli l’avesse scoperto quando, giovane assistente universitario alla Sapienza, egli era curatore d’una mostra alla famosa Galleria Schneider di Roma e il grande giornalista-direttore ne aveva apprezzato il contributo firmato in catalogo e subito gli aveva proposto l’immediata assunzione al Giornale.
È stata una vera e propria lectio magistralis l’introduzione del prof. Franza, sul tema “Aspetti, status e svolgimenti dell’Arte Contemporanea in Italia. Il quadro del presente”, nel corso della quale tra l’altro, ha richiamato l’eccellenza del Premio, la cura nella selezione rigorosa degli insigniti tra le molte decine di candidature valutate dalla Giuria internazionale, affinché il prestigio costruito nei 24 anni del Premio possa di anno in anno confermarsi ed accrescersi. Ha quindi sottolineato gli approfondimenti sull’arte moderna e contemporanea, che tuttavia deve evitare commistioni poco affini con altre discipline, rispettabili ma incompatibili con essa.
Al riguardo il prof. Franza ha citato un caso avvenuto in un tempio quale l’Accademia di Brera, laddove l’arte ha subìto una compresenza della cucina italiana, eccellente quanto si vuole, ma che non ha nulla da spartire con la pittura e la scultura e le altre forme espressive delle arti figurative. Ha quindi chiuso la sua densa riflessione sull’arte contemporanea e sul mondo della comunicazione tenendo presenti i due capisaldi di riferimento nella sua formazione e nella sua vita professionale e culturale, due giganti: Giulio Carlo Argan per le Arti e Indro Montanelli per il Giornalismo.
La manifestazione, rinfrescata da una brezza provvidenziale, ha quindi preso il largo con i brani di un eccellente duo di flauti dell’Accademia fiorentina MusicArea, che ha eseguito musiche del repertorio classico e famose arie d’opera che hanno privilegiato Puccini, in omaggio al compositore toscano di cui quest’anno si celebra il Centenario della morte. La consegna dei riconoscimenti ai vincitori, dopo la lettura delle rispettive motivazioni del conferimento, esposte dal prof. Franza quale presidente della Giuria, ha avuto l’onore della presenza dell’Ambasciatore Gaetano Cortese – cui il prof. Franza ha subito consegnato una Targa d’onore in Premio per il libro dell’Anno - nella consegna agli insigniti delle Targhe e delle Pergamene a motivo del premio.
Una presenza, quella dell’Ambasciatore Cortese, di grande lustro, egli una delle figure più insigni della diplomazia italiana come dell’Albo d’Oro dei premiati del Florence Seven Stars. L’Ambasciatore Cortese, attento cultore delle arti e architetture delle rappresentanze diplomatiche italiane nel mondo, inoltre storico delle relazioni diplomatiche che l’Italia intrattiene con i diversi Paesi - che egli da 25 anni documenta in preziosi volumi pubblicati nella Collana dell’editore Carlo Colombo di Roma, 32 in lingua italiana e 16 tradotti in diverse lingue - di alcuni insigniti ha ritenuto di sottolineare per sua esperienza diretta indole e caratura, in aggiunta alle puntuali motivazioni del riconoscimento.
Il Premio, sicuro vanto della Città di Firenze, con la sua internazionalità, vive destinazioni colte, mirate, professionali e va alle migliori figure delle Arti, della Diplomazia, del Giornalismo, della Cultura e della Scienza, alle Imprese Innovative, a quel Made in Italy con capacità tali di generare significative ricadute positive negli ambiti sociali, culturali, ambientali e produttivi. Sicché l’assegnazione del Premium International Florence Seven Stars va ad accreditarne il valore e ad esserne degna testimonianza. Questi nell’ordine i riconoscimenti per il 2024 consegnati nel corso della splendida serata.
PATRIZIA QUADRELLI - Premium International Florence Seven Stars - GRAND PRIX ABSOLUTE
Nata a Saronno, artista con forte propensione e curiosità per l’arte moderna e contemporanea
GIUSEPPE LOCATI (Monza 1939 – 2022) alla memoria - Premio per la CULTURA
Artista, filosofo, ingegnere e imprenditore
EUGENIA SERAFINI - Premio Dodici Stelle d’Europa per l’ARTE
Nata a Tolfa (Viterbo), finissima artista, poeta, già docente universitaria
NICOLÒ GIUSEPPE BRANCATO - Premio Dodici Stelle d’Europa per l’ARCHEOLOGIA
Nato a Caltanissetta, epigrafista di fama mondiale, archeologo e storico dell’arte
GOFFREDO PALMERINI - Premio per il GIORNALISMO
Nato a L’Aquila, giornalista internazionale e scrittore
AIMÉ MAQUIGNAZ - Premio per la NARRATIVA per il romanzo “Il ritorno del lupo”
Nato a Valtournanche (Aosta), scrittore, artista, alpinista e viaggiatore
CONCHITA DE PALMA - Premio per la PITTURA
Nata a Bari, è medico pediatra a Pescara e artista
FABRIZIO SANT’AMBROGIO - Premio per la SCULTURA
Artista e scultore d’origine trentina, milanese d’adozione
LINDA GRITTINI - Premio per la GRAFICA
Vive e lavora a Corbetta (Milano), la Grafica d’arte è eredità del laboratorio paterno
ANNA ADDAMIANO - Premio alla CARRIERA
Vive e lavora a Roma, una vita dedicata alla pittura, alla scultura e al disegno
ELENA CANTALUPPI - Premio per la FOTOGRAFIA
Nata a Como, vive tra la città natale e Milano, è fotografa d’arte
OANA BURSUCANU - Premio della CRITICA
Artista dei metalli, con forte legame tra la natura dei materiali e la costruzione
ALEXANDRA GEIGER - Premio MANAGER DELL’ANNO
General manager nel settore della ricettività alberghiera
FRISÀ BISTROT - Paride Sansò e Figli, Milano - Premio Dodici Stelle Internazionalità EUROCHEF DELL’ANNO
Figura di primo piano nella ristorazione di qualità
CASA GRAZIA - Cantina Vinicola, Gela (Caltanissetta) - ARTE DEL GUSTO INTERNATIONAL
Casa vinicola situata nella Riserva Naturale Lago Biviere, affermata in Italia e all’estero
PASTICCERIA LA PREFERITA - F.lli Latino, Aragona (Agrigento) - Arte del Gusto Italy
L’arte della pasticceria tipica siciliana
Come si diceva, l’Ambasciatore Gaetano Cortese, consegnando il riconoscimento Nicolò Brancato ad Eugenia Serafini e a chi scrive, ha così ritenuto di annotare su ciascuno dei tre insigniti, una volta espresse le sue congratulazioni a tutti i premiati. L’Ambasciatore ha evidenziato che la Professoressa Eugenia Serafini, docente di Disegno dell'Università della Calabria, si è dedicata soprattutto all'arte, divenendone artista e scrittrice, creatrice delle sue pregevoli installazioni performative a livello internazionale.
Recentemente la Serafini ha presentato con grande successo una sua mostra “Uno Sguardo ad Oriente” al Circolo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, assieme ad altre artiste di chiara fama già premiate in seno all'International Award 7 Stars di Firenze. Ha poi sottolineato come il Prof. Nicolò Giuseppe Brancato, oltre alla sua attività di insegnamento di Archeologia ed Urbanistica classica e medievale, si è soprattutto dedicato alla ricerca dell'Epigrafia latina, divenendone uno dei nostri più grandi esperti ed autorevoli esponenti a livello nazionale ed internazionale.
L’Ambasciatore Cortese ha infine manifestato una profonda stima verso chi qui scrive per la sua lunga attività giornalistica a favore delle nostre comunità all'estero e, in particolare, per quella abruzzese, per la quale ha dato ampio spazio e risalto sulla stampa italiana all'estero, con suoi articoli ospitati su molte testate in Argentina, Australia, Brasile, Canada, Stati Uniti, Venezuela, Messico, Uruguay, Sudafrica e in molti Paesi europei. Ha poi ricordato la recente presentazione, all'Auditorium dell'Aquila dove ha riscosso grande plauso tra il pubblico presente, dell’ultimo libro di Goffredo Palmerini “Ti racconto così”, invitando tutti a leggerlo durante le vacanze estive. Ha quindi concluso il suo intervento ricordando che Palmerini è un eminente ed apprezzato studioso di emigrazione, componente del Comitato scientifico internazionale e uno degli autori del "Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni italiane nel Mondo".
La serata, con l’incanto delle luci Firenze in una notte insolitamente rinfrescata da un venticello gradevole, la cena servita a buffet è proseguita con un’agape amichevole, cenacolo d’arte e di sensibilità culturali nel quale si è parlato di Europa e di Pace in un tempo purtroppo travagliato da guerre e da altre preoccupazioni sociali, con la speranza che la Cultura possa contribuire a ritessere trama e ordito che recuperi all’umanità la prospettiva d’un futuro di Pace. (goffredo palmerini\aise)