Utopia! Architettura e diritti umani: prima edizione a Roma

OPEN LIBRARY, Copenhagen 2017 @Jorge Lobos

ROMA\ aise\ - Parte a Roma la prima edizione di “Utopia! Architettura e diritti umani”, una rassegna di architettura che intende indagare quali soluzioni, strategie o proposte progettuali sperimentali di intervento si possono adottare in caso di emergenze umanitarie.
La rassegna prodotta da Teatroinscatola e realizzata in collaborazione con ARCH+HR e con la curatela di Eleonora Carrano, e Lorenzo Ciccarelli, si avvale del patrocinio di Regione Lazio, Muncipio I di Roma Capitale, LAZIOcrea, WeGil, Fondazione Di Vittorio, UPTER, Sapienza Università di Roma, Università Roma Tre e del sostegno di FUIS - Federazione Unitaria Italiana Scrittori.
Dal 14 al 21 novembre la Rassegna animerà diversi luoghi della città con mostre, spettacoli teatrali, incontri, proiezioni cinematografiche e laboratori, aperti al pubblico e ad ingresso gratuito (ad eccezione dei laboratori).
La rassegna vuole favorire una riflessione sul ruolo dell’architetto in quegli ambiti dell’abitare umano in cui la salute, i diritti e la dignità dell’uomo sono maggiormente a rischio: cambiamenti climatici, fenomeni ambientali come terremoti, uragani e inondazioni, guerre, emergenze sanitarie e disparità sociale.
Come spiega la curatrice Eleonora Carrano “l’architettura svolge un ruolo fondamentale per la ricucitura del tessuto sociale e urbano e la sicurezza dei territori, operando in un contesto molto più ampio che include le politiche economiche e sociali, l’arte, l’ingegneria, la tecnologia e altre discipline”.
Punto focale dell’intera manifestazione è la mostra “Wood, salt, water” che illustra i progetti dell’associazione internazionale di architettura Architecture & Human Rights, fondata da Jorge Lobos, ospitata dal 16 al 21 novembre presso il WeGil, hub culturale della Regione Lazio e luogo rappresentativo per parlare di Architettura; la struttura, infatti, ideata e progettata nel 1933 da Luigi Moretti, che qui realizza la Casa della Gioventù Italiana del Littorio, si è affermata come modello di riferimento per questa tipologia di edifici.
Nella mostra, curata da Eleonora Carrano e Silvia Serreli, vengono presentati alcuni dei progetti più significativi di ARCH+ HR per rispondere alle principali sfide contemporanee: emergenze umanitarie -disuguaglianza sociale -crisi climatica.
Legno, Acqua e Sale, come questi elementi che si trovano in natura modificano la vita delle persone, come la condizionano, quali inaspettate risorse potrebbero rappresentare e in quale modo possono essere usati in futuro integrati a soluzioni architettoniche.
I progetti esposti fanno parte di quelle Utopie realizzabili, per citare il libro-manifesto dell’architetto e urbanista ungherese Yona Friedman che, attraverso la creazione di gruppi e piccole comunità, sviluppano progetti condividendo i valori della convivialità e della solidarietà, nel raggiungimento di una città “preferibile”. Wood, salt, water rappresentano un ambito di ricerca che indicano soluzioni compatibili con lo stato di necessità della città e della società contemporanea, interpretando potenzialità e conflitti, con soluzioni che possano ridurre contrapposizioni, favorire l’integrazione e ridurre le disuguaglianze sociali.
Durante la settimana sono previsti una serie di incontri al WEGil, alla Sapienza Università di Roma e all’Università Roma Tre con un parterre internazionale di architetti, ricercatori, studiosi e operatori culturali, per proporre risposte e soluzioni ai problemi più urgenti contemporanei, e per condividere crisi e esperienze che l’architettura ha vissuto negli ultimi anni, monitorando e indagando il rapporto tra architettura e società civile, riportando l’attenzione sul progetto e sul ruolo sociale dell’architetto, con interventi di Ciro Pirondi fondatore della Escola da Cidade a San Paolo del Brasile, Vesna Pungercar dell’università di Monaco TUM - Technische Universität München che si occupa di sperimentare nuovi materiali da costruzione, dell’architetto siriano Wesam Al Asali docente presso IE University di Segovia, Choon Choi docente della Seoul National University .
La rassegna propone anche una serie di eventi collaterali in alcuni luoghi della città scelti per le loro caratteristiche peculiari, come spiega Lorenzo Ciccarelli: “Papa Francesco ha chiesto ai religiosi, ma è un invito esteso a tutti, di “scollocarsi” per vedere la realtà da punti di vista differenti, conoscere la realtà e il vissuto della gente. In questa ottica abbiamo scelto alcuni spazi della città che possono aiutarci a scollocarsi e a vedere la realtà da più punti di vista”.
Presso SPINTIME, nell’edificio di Via Santa Croce in Gerusalemme (cantiere di rigenerazione urbana e centro culturale, dove convivono 400 persone di 28 nazionalità) verrà proiettato Hotel Cambridge un film brasiliano del 2016 diretto da Eliane Caffè, che racconta una versione romanzata dell'occupazione del Cambridge Hotel nel centro di San Paolo, in cui accanto a noti attori recitano gli occupanti.
Nello spazio teatrale off Il Cantiere, nato da un’occupazione di un edificio nel cuore di Trastevere, si terrà lo spettacolo La cella liscia di e con Paolo D’Agostino, performance che rappresenta il dramma vissuto in prima persona nella cella liscia ovvero la cella d'isolamento, prospettando gli esiti di una ricerca su una diversa percezione del tempo, e la proiezione del film Lo Stato della follia presentato dal regista Francesco Cordio, un’indagine sullo stato degli ospedali psichiatrici giudiziari (tra i protagonisti l’attore Luigi Rigoni).
Presso la sede UPTER di via Quattro Novembre sarà possibile assistere ad una prova aperta del coro Singers for Emergency: fondato con l'intento di supportare la causa di Gino Strada e il lavoro straordinario di Emergency, questo coro è un'iniziativa artistica unica, in cui la musica diventa il veicolo principale per la sensibilizzazione e l'azione sociale una celebrazione della vita, dei diritti umani e della giustizia sociale.
Presso la Città dell’Altra Economia-CAE, nell'area restaurata del Campo Boario di Testaccio si terrà La città incantata un laboratorio per bambini a cura dell’associazione Per fare un gioco per realizzare costruzioni con carta e cartone; nello spazio esterno del WEGil l’architetto Lorenzo Malloni esporrà un prototipo modulare riconfigurabile di unità minima abitativa emergenziale. Nella galleria d’arte AAIE center for contemporary art (istituzione no profit dedicata al mondo dell’arte contemporanea con opere di produzione cinese) un incontro con Zhenru Liang, giovane artista cinese emergente di base a Berlino, che pone al centro della sua ricerca il rapporto tra arte e architettura.
Tanti gli eventi e gli incontri in programma nella rassegna, tra cui una giornata dedicata all’emergenza carceri, con docenti, giornalisti, studiosi, alla presenza dell’Associazione Antigone e di Ruggero Lenci, che mettono in evidenza i diversi aspetti della detenzione, con Francesco Florenzano, psicologo e presidente UPTER.
Ivan Talarico e Federica Graziani presentano il loro libro Letterature di Evasione edito da Il Saggiatore, nato dal laboratorio di scrittura presso il carcere di Frosinone, mentre Giovanni La Varra architetto e docente UNIUD nel saggio “Indagare il carcere” formula una proposta progettuale per immaginare luoghi della detenzione che siano civili e dignitosi. Pisana Posocco, architetto e docente, con il libro “Donne in carcere” pubblicato da LetteraVentidue e scritto con Francesca Giofrè, presenta gli esiti di una ricerca svolta sui luoghi di detenzione per le donne e sviluppata all’interno della Casa Circondariale femminile di Rebibbia. L’architetto Domenico Alessandro De Rossi con il volume “Quando la pietra scolpisce la mente, neuroscienze e semiotica” edito da Alpes Italia, descrive lo spazio della privazione della libertà come spazio muto, non in grado di comunicare alcuna ipotesi se non quella dell’attesa.
Sempre presso il WEGIL ci sarà una giornata dedicata alle periferie tra degrado riscatto sociale, con le fotografie di Pasquale Liguori, dal titolo “Borgate ufficiali di Roma: ritratto e riscatto” e la presenza dell’urbanista Paolo Berdini, Giorgio de Finis direttore del Museo delle periferie e ideatore del MAAM e Matteo Costanzo dello studio 2A+P/A e membro del LaboratorioRoma050. Parlando di periferie e del loro collegamento con il mondo dell'arte non si può non pensare a Pasolini, la Roma di Pasolini è quella delle borgate, con il loro squallore e la loro vitalità e proprio per parlare di questo nella stessa giornata si terrà un incontro con il maestro Dante Ferretti che è stato lo scenografo di Pasolini. Dante Ferretti e David Miliozzi (dell'Università di Macerata) parleranno in anteprima del loro prossimo progetto editoriale, Bellezza imperfetta, io e Pasolini in uscita nel 2025. La pubblicazione sul rapporto tra Ferretti e Pasolini era stata preceduta da Immaginare prima, prima autobiografia del tre volte Premio Oscar Ferretti, libro che sarà possibile acquistare in occasione dell'incontro grazie a Jimenez Editore.
Silvia Serreli, docente UNISS, presenterà l’esperimento sociale Fertilia in movimento; Spartaco Paris, docente Sapienza Università di Roma, nel libro “Ri-abitare il moderno. Il progetto per il rinnovo dell’housing edito da Quodlibet”, affronta il tema dell’utilizzo dell’edilizia residenziale pubblica. L’avvocato Giuseppe Libutti affronterà il tema dell’uso sociale del patrimonio immobiliare di Roma Capitale.
In occasione del World Toilet Day ci sarà una giornata coordinata da Maria Spina e finalizzata e richiamare l’attenzione sulla grave situazione dei 2,5 miliardi di persone che non hanno accesso ai bagni, con gli interventi di Rita Rocca, Massimo Locci, Carlo Severati, e l’artista Giancarlino Benedetti Corcos.
Presso il WEGil, all’interno della sala Globo, il 20 novembre sarà possibile vedere un contributo di Benno Albrecht, Rettore dell'Università Iuav di Venezia, su l’Urbicidio; Domizia Mandolesi, architetto e docente Sapienza Università di Roma, presenterà il progetto realizzato di un centro di accoglienza diurno per minori non accompagnati finanziato da Save the children Italia onlus; l’architetto e ricercatore Fiamma Ficcadenti presenterà un progetto innovativo per un centro di prima accoglienza dei richiedenti asilo; l’architetto Carmelo Baglivo presenterà il progetto di una scuola realizzata a Herat per la Fondazione Maria Grazia Cutuli, mentre TAM associati in collaborazione con Emergency nel corso di un collegamento presenterà alcuni dei progetti realizzati e in corso d’opera.
Nella giornata conclusiva della rassegna si terrà un incontro dal titolo “Challenges for our planet Humanitarian Emergencies, Climate Crisis, Social inequality, migration, and Integracion”, a cui interverranno il professor Franco Purini, la professoressa Domizia Mandolesi, l’architetto Mario Cutuli, Daniele Donati F.A.O., il professor Francesco Careri, Gabriella Guido dell’associazione Falegnameria sociale, Giovanni Fontana co-founder Second Tree ONG e Jorge Lobos fondatore di Architecture & Human Rights. (aise)