“Women today. Liberi sguardi sull'universo femminile” a Milano con l’Istituto Italiano di Fotografia
MILANO\ aise\ - Si intitola “Women Today. Liberi sguardi sull’universo femminile” il nuovo format espositivo dell’Istituto Italiano di Fotografia che, attraverso l’interpretazione fotografica dei suoi giovani talenti, intende offrire uno spaccato contemporaneo delle molteplici sfaccettature del femminile. La prima edizione della rassegna propone la mostra “Corpus et anima”, curata dalla fotografa Francesca Cao e ospitata presso gli spazi dell’Ex Fornace di Milano dall’8 al 12 marzo.
La rassegna, che gode del patrocinio del Municipio 6 del Comune di Milano, intende dare la possibilità a fotografi e fotografe di Istituto Italiano di Fotografia di proporre la loro interpretazione riguardo le tematiche di genere, dando loro l’occasione di esplorare e narrare la complessità della società attuale, caratterizzata da un costante mutamento e da un vivace dibattito sul femminile. Per dare maggiore enfasi alla tematica proposta, è stata scelta come data significativa e simbolica per l’inaugurazione l’8 marzo, Giornata internazionale della donna.
“Corpus et anima” esplora, attraverso gli scatti di 20 fotografe e fotografi, l’autenticità dell’Io contemporaneo e si focalizza su temi attuali come le molteplici espressioni della femminilità e la ricerca di pari opportunità tra uomini e donne.
I diversi lavori affrontano argomenti profondi e spesso delicati, come la lotta contro il cancro al seno raccontata con delicatezza e sensibilità nel progetto “182” da Miriam Mercurio, oppure la tenerezza e l’intimità di una relazione descritte da Irene Barattè in “Cafuné”, ma anche l’accettazione delle imperfezioni descritta negli scatti di Marialucia Campanella o la fluidità di genere e l’amore senza limiti raccontati con spontaneità e purezza da Francesca Tunesi. “A toy love story” di Giada Cuzzocrea denuncia la violenza sulle donne utilizzando il linguaggio del fotoromanzo, con “The gap within” Giovanni Borgia dona forma alle lacerazioni e alla rabbia suscitate nella società dagli episodi di femminicidio.
La mostra è accompagnata da un magazine prodotto per l’occasione, che contiene immagini e testi dei progetti esposti.
In mostra gli scatti di: Martina Albertazzi, Anna-Sofie Baas, Irene Barattè, Amedeo Bernardi, Giovanni Borgia, Marialucia Campanella, Giada Cuzzocrea, Stefano Garay, Giorgio Garzella, Lucia Ginocchio Serafini, Nicola Licitra, Miriam Mercurio, Giorgia Pace, Michela Plaitano, Greta Pusino, Alice Re, Annalisa Santantonio, Lisa Scaramella, Mariolina Sciacca, Francesca Tunesi.
Francesca Cao, dopo aver conseguito la laurea in Filosofia, si trasferisce a New York per studiare all’International Center of Photography. Ha pubblicato tra gli altri su The New York Times, The Guardian Weekend, Marie Claire, Wired e Io Donna, ha ottenuto diversi riconoscimenti internazionali come la Tierney fellowship, l’Unseen Dummy Award di Amsterdam, l’Inge Morath e la menzione speciale ai Monovisions Award. Il suo lavoro è parte della Collezione Donata Pizzi ed è stato selezionato per collettive e personali in Italia, Europa e Stati Uniti. Il suo primo libro Temporary Life è stato pubblicato dalla casa editrice Postcart nel 2020. (aise)