Il Piemonte punta su congressi e turismo dei matrimoni: +6% nel 2024

TORINO\ aise\ - La meeting industry in Piemonte segue il trend nazionale, confermando nel 2024 la forte crescita del settore dei congressi e degli eventi business, con un aumento dell’attività pari al +9,1% rispetto al 2023 ed ottime performance dal punto di vista dei partecipanti (+5,1%) e delle presenze (+6,0%). Ottimo andamento anche per il settore “Destination Wedding” che nel 2024 ha visto oltre 1000 matrimoni delle coppie di stranieri e 916 di coppie italiane non residenti in Piemonte, che hanno generato oltre 258.000 pernottamenti per un fatturato di 108 milioni di euro.
È quanto emerge, rispettivamente, dalla ricerca regionale sull’intero territorio piemontese all’interno dell’indagine nazionale OICE promossa da Federcongressi&eventi, curata da Visit Piemonte su incarico di Regione Piemonte, e sviluppata dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore - ASERI, e dai primi due osservatori regionali relativi al settore del Destination Wedding in Piemonte negli anni 2023 e 2024, condotti dal Centro Studi Turistici di Firenze per la Regione Piemonte.
I dati sono stati presentati ieri, 24 luglio, al Circolo dei Lettori di Torino.
Nel dettaglio: rispetto al 2023, nel corso del 2024 in Piemonte sono stati realizzati complessivamente 24.850 tra congressi ed eventi business (+9,1%) e i partecipanti sono stati 1.842.891 (+5,1%), con un totale presenze di 2.575.854 (+6,0%), che rappresentano il 15,5% del totale negli esercizi alberghieri in Piemonte nel 2024, e 33.648 giornate (+10,2%).
La ricerca fotografa dunque un momento molto positivo per il nostro settore e ci mostra un’industria fortemente dinamica e perfettamente in linea con un trend nazionale che nella classifica mondiale di ICCA - International Congress and Convention Association - la più celebre e accreditata classifica mondiale dei paesi e delle città congressuali, ha visto l'Italia posizionarsi al 1° posto in Europa e al 2° nel mondo dopo gli Stati Uniti per numero di congressi ospitati nel 2024.
“I dati della ricerca OICE confermano che in Piemonte l'attività congressuale è cresciuta nel solo ultimo anno di oltre il 9% come numero di eventi e di oltre il 6% come presenze. Le aree più forti per il segmento MICE (Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions) si confermano Torino e l’Area Metropolitana, il Distretto dei Laghi e i territori di Langhe, Monferrato e Roero – ha spiegato l’Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni -. Quadranti che sanno coprire con la loro offerta diversificata tutti i periodi dell’anno e tutte le tipologie di evento, dai grandi congressi medico-scientifici e convention aziendali con migliaia di ospiti fino ai piccoli meeting in location affascinanti. L’autorevole report annuale di ICCA - International Congress and Convention Association - rivela che con 36 congressi internazionali ospitati nel 2024 Torino balza in classifica dal 78° al 69° posto fra le prime 100 migliori destinazioni d’Italia. Anche chi sceglie di venire a sposarsi in Piemonte dall'estero privilegia l’area di Torino per la vicinanza con l’aeroporto e quella dei Laghi: con il 22,9% il Nord Ovest supera di gran lunga il Nord Est con il 16,5%. Davvero incoraggiante è poi riscontrare che il 71% delle sedi rispondenti del rapporto OICE ha effettuato investimenti nel corso del 2024 e il 75% intende farlo nel 2025. La prova migliore del dinamismo dell’impresa turistico-ricettiva piemontese, che proprio ora torniamo a sostenere riaprendo e rifinanziando dopo anni quello straordinario strumento di sviluppo e stimolo che è la legge regionale 18/99 sull’offerta turistica”
“I dati del mercato continuano ad essere incoraggianti e decisamente positivi – ha aggiunto Silvio Carletto, Presidente del CdA di Visit Piemonte - e questo ci dà la conferma del grande impegno che la Regione Piemonte e Visit Piemonte, insieme alle ATL e agli operatori del territorio, hanno dedicato negli ultimi anni allo sviluppo di questo settore, restituendo i risultati auspicati e favorendo un posizionamento sempre più riconosciuto e apprezzato dalla clientela nazionale ed estera”.
Le imprese si confermano i principali promotori per quanto riguarda gli eventi: il 49,8% sono stati infatti eventi aziendali quali convention, meeting e lanci di prodotto, seguiti da quelli promossi dalle associazioni con un 23,1%.
Per ciò che riguarda invece la provenienza dei partecipanti, la maggior parte degli eventi, il 59,1%, ha avuto una dimensione locale, con provenienze prevalentemente dalla stessa regione nella quale si è svolto l’evento. Si registra poi una tenuta degli eventi di natura nazionale con dati pari al 27,9% (28,3% nel 2023) e una crescita molto interessante degli eventi internazionali, che segnano un 13,0% (9,8% nel 2023).
Gli alberghi congressuali si confermano la tipologia più utilizzata, con una crescita che porta al 65,8% degli eventi totali.
I centri congressi e le sedi fieristico-congressuali registrano un numero di eventi ospitati pari al 1,5%, le dimore storiche si attestano al 4,2% e la categoria “altre sedi” segna invece un 28,5%.
Nel 2024 il 71,0% delle sedi per eventi rispondenti ha continuato a compiere investimenti per aumentare la propria competitività, realizzando almeno un investimento, e il 75% lo ha previsto per il 2025.
Torino e la sua area metropolitana anche quest’anno fanno registrare una crescita a doppia cifra. Sono più che positivi i dati del focus commissionato da Turismo Torino e Provincia Convention Bureau che rileva 12.313 eventi (+12,3% sul 2023), con 1.081.236 partecipanti (+9,8% sul 2023) per un totale di 1.503.729 presenze (+6,9% sul 2023), generando il 16,3% delle presenze negli esercizi alberghieri.
Sono sempre le imprese a promuovere il maggior numero di eventi (il 48,6%), seguono quelli promossi dalle associazioni (27,6%) e quelli delle istituzioni (13,9%). Il 63,4% si è svolto in alberghi congressuali, il 32% in arene, spazi non convenzionali, teatri e musei, il 2,6% in centri congressi e fieristici e il 2% in dimore storiche.
Dal punto di vista della dimensione degli eventi, è la categoria arene, sedi istituzionali e spazi non convenzionali ad ospitare incontri con più partecipanti (51,4%), seguono gli alberghi (34,4%) i centri congressi (12,3%) e in ultimo le dimore storiche (1,9%).
Gli eventi locali rappresentano il 47,9%, i nazionali il 34,5% e gli internazionali 17,6%, in crescita quest’ultimi di 7, 5 punti percentuali rispetto al 2023.
“Grazie alla posizione strategica di Torino, alla sua capacità attrattiva e all'ospitalità dei torinesi – ha sottolineato Mimmo Carretta, Assessore al Turismo della Città di Torino - sempre più aziende scelgono la nostra città per organizzare i propri congressi ed eventi. La durata media del soggiorno dei partecipanti a questi eventi varia da 1 a 3 giorni, confermando che Torino offre tantissime opportunità per i visitatori che scelgono di fermarsi nella nostra città. Un trend positivo che testimonia l'appeal sempre crescente e non casuale di questa città come sede di importanti incontri internazionali. La soddisfazione per i risultati ottenuti riguarda non solo la quantità ma anche la qualità dei flussi turistici che siamo in grado di attrarre. Gli incontri congressuali assumono un ruolo fondamentale, rafforzando l’impegno a favorire un turismo che sia non solo economicamente vantaggioso ma anche culturalmente arricchente. L’impegno è quello di continuare a lavorare per attrarre nuovi eventi e consolidare la nostra reputazione nel settore. Siamo pronti ad accogliere gli operatori del settore e garantire loro un'esperienza indimenticabile a Torino”.
Come commentato da Massimiliano Cipolletta, Presidente della Camera di commercio di Torino: “I dati torinesi, che rappresentano circa la metà di quelli regionali, sono molto positivi: con oltre 12mila eventi si registra una crescita del +12,3% sul 2023. Più del 16% delle presenze negli esercizi alberghieri deriva da questo mercato, che è sostenuto principalmente da eventi organizzati dalle imprese. Si tratta quindi di un comparto estremamente interessante, con turisti di alto livello che si fermano in città e che spesso programmano di tornare successivamente con le famiglie. Per questo dobbiamo continuare a investire insieme in spazi, servizi e proposte che ci rendano sempre più attrattivi”. (aise)