Invest in Italy: l'Italia consolida la crescita degli investimenti diretti esteri

ROMA\ aise\ - Aumentano gli investimenti diretti esteri in Italia: è quanto certificato dal Ministero delle imprese e del made in Italy che attua le politiche di attrazione degli investimenti esteri in Italia attraverso il CAIE, organismo interministeriale cui partecipano anche Ministero degli Affari Esteri e la Conferenza del Regioni con il supporto di Invitalia e Agenzia Ice.
Secondo i dati dello Sportello Unico “Invest in Italy” - piattaforma governativa dedicata ad accompagnare e supportare gli investitori esteri in tutti gli adempimenti - sono in aumento i progetti ad alto valore aggiunto nei settori dell'industria avanzata, innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale.
Tra i più recenti, il Mimit segnala in particolare l’iniziativa del gruppo giapponese Renesas Electronics Corporation, che ha scelto Catania per aprire un nuovo centro di ricerca e sviluppo sui semiconduttori; il progetto di NTT Data, che realizzerà a Milano un campus per data center e sviluppo dell’IA tra i più potenti in Italia; e l’investimento di DHL Express in nuovi gateway a Fiumicino e Venezia.
Nelle scorse settimane, inoltre, sono stati designati altri 10 Tutor per accompagnare le imprese che stanno attualmente avviando nuovi investimenti in Italia o stanno accrescendo quelli già realizzati come Astrazeneca (Regno Unito e Svezia), Eemaxx (Paesi Bassi), GlobalWafers (Taiwan), Martur (Turchia), Nestlè (Svizzera), NipponGases (Giappone), Siemens Energy (Germania), Takeda (Giappone), Kagome (Giappone) e Vestas (Danimarca).
Negli ultimi tre anni il sistema CAIE ha gestito 745 progetti qualificati, di cui 71 già conclusi. Sono invece oltre 61 quelli di maggiore rilevanza attualmente in gestione i quali cubano un valore complessivo dichiarato di oltre 43 miliardi di euro e un impatto occupazionale stimato in circa 24.300 unità lavorative. Numeri, commenta il Ministero, “che consolidano la reputazione dell'Italia come destinazione affidabile, innovativa e competitiva per le multinazionali che guardano all'Europa”.
Quanto ai settori industriali coinvolti – dai semiconduttori, ai data center hyperscale, alla logistica avanzata – essi “testimoniano la capacità del sistema italiano di rispondere alle sfide della transizione ecologica, della digitalizzazione e dell'innovazione tecnologica”. (aise)