Piano Mattei per l'Africa: il contributo del settore privato nel convegno di Confcommercio

MILANO\ aise\ - Un videomessaggio della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha introdotto il convegno "Piano Mattei, quali opportunità per Africa, Italia e imprese" che si è tenuto ieri a Milano nella sede dell'Unione con il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana dedicato al contributo del settore privato italiano al Piano Mattei per l'Africa. Sono stati presentati i dati di un’indagine SWG sul contesto dell’immigrazione, la conoscenza del Piano Mattei e la formazione professionale dei giovani africani. Presenti ai lavori anche l’Ambasciatore Fabrizio Lobasso, Vice Direttore Generale per il Sistema Paese del Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Ambasciatore della Repubblica del Congo, Henri Okemba, e Fabrizio Saggio, Coordinatore della Struttura del Piano Mattei della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
"Ciò che distingue il Piano Mattei da tutte le altre iniziative del passato - ha detto Meloni - è proprio la sua concretezza. Noi non abbiamo scritto un elenco di buone intenzioni, di dichiarazioni di principio. Abbiamo scritto un piano di obiettivi fattibili e realizzabili, accompagnato da un cronoprogramma ben delineato". "Non avremmo potuto affrontare da soli questa sfida, chiaramente. Per questo, quando abbiamo costruito la governance del Piano, abbiamo deciso di coinvolgere nella Cabina di Regia una rappresentanza del Sistema Italia molto ampia e articolata - ha aggiunto Meloni - e Confcommercio è ovviamente una delle realtà alle quali abbiamo chiesto di darci una mano, e ringrazio ancora tutti voi per il contributo e le proposte che avete condiviso con noi - a partire dall'attenzione nei confronti della formazione professionale - e per ciò che continuerete a fare nei prossimi mesi".
"Abbiamo portato questo approccio, questo stesso livello di concretezza, anche in ambito G7. Come sapete l'Italia quest'anno ha la responsabilità di guidare il forum. Al Vertice di Borgo Egnazia abbiamo istituito, con la Banca africana di sviluppo e la Banca mondiale, alcuni strumenti finanziari molto innovativi per sviluppare strategie di co-investimento in Africa e abbiamo avviato sinergie strutturate e attività di raccordo tra il Piano Mattei e le iniziative che già esistono particolarmente sul tema degli investimenti in infrastrutture e che sono previste dai nostri partner".
"Penso, ad esempio - ha sottolineato la premier - alla decisione di contribuire, con un impegno finanziario che può arrivare fino a 320 milioni di euro, a uno dei progetti della Partnership for Global Infrastructure and Investment che è la realizzazione del 'corridoio di Lobito', il sistema infrastrutturale che collegherà l'Angola allo Zambia, attraverso la Repubblica Democratica del Congo. Parliamo di un'infrastruttura imponente, che coinvolge numerosi settori e che apre ad opportunità anche per le imprese italiane. Ma ci tengo a ricordare anche l'ottima sinergia che l'Italia ha instaurato con gli Stati Uniti in Kenya, nazione dove stanno prendendo corpo due progetti pilota del Piano Mattei nel settore dell'energia rinnovabile. Il primo per lo sviluppo della filiera dei biocarburanti, per coinvolgere fino a circa 400mila agricoltori; il secondo per la produzione di energia geotermica".
"Abbiamo lavorato molto in questi mesi, anche per creare una cornice nella quale il settore pubblico e il settore privato potessero lavorare insieme, anche in aree dell'Africa dove l'Italia non è tradizionalmente presente - ha concluso Meloni -. E siamo impegnati per sostenere ulteriormente l'internazionalizzazione delle nostre aziende, anche riservando una quota del Fondo SIMEST a favore di chi investe in Africa, in particolare le nostre piccole e medie imprese, con finanziamenti che potranno essere utilizzati anche per investimenti produttivi verso il continente".
"Quello che contraddistingue il piano Mattei è la concretezza. Per noi è motivo di grande orgoglio fare parte della cabina di regia del piano Mattei. Ci sono tre aperti essenziali: concretezza, contributo e cooperazione”, ha affermato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, intervenendo al convegno organizzato dall'associazione a Milano. "La nostra partecipazione al piano è nell'aiutare a realizzare progetti operativi che abbiano un impatto reale e misurabile su formazione, occupazione e sviluppo imprenditoriale - ha evidenziato Sangalli - Contributo significa che, anche se si tratta di un grande piano governativo e internazionale, qui ognuno deve fare la propria parte".
Il piano Mattei, ha osservato ancora, "è fortemente attraversato da un concetto di sussidiarietà orizzontale che vede intervenire da protagonisti le parti sociali e il mondo delle imprese. Cooperazione significa che le parti in gioco lavorano insieme e alla pari, in uno scambio equo dove tutti crescono".
"La formazione, invece - ha concluso Sangalli - è una chiave formidabile di crescita condivisa. Per noi significa immigrazione qualificata, che sostiene la crescita dell'occupazione; mentre per i Paesi africani vuol dire stimolare nel continente un modello di impresa diffusa e nuove competenze. La formazione crea dignità e valore sia per chi la riceve sia per chi la eroga". (aise)