Ankara: Nordio incontra l’omologo turco Yilmaz Tunç

ROMA\ aise\ - Prosegue la visita in Turchia del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che questa mattina ad Ankara ha incontrato l’omologo Yilmaaz Tunç. Al centro dei colloqui, riporta il Ministero, il rafforzamento della cooperazione giudiziaria, storica e intensa fra i due Paesi: in particolare, le molte procedure in trattazione, 931 per l’esattezza, fra rogatorie, notifiche, trasferimenti di persone condannate ed estradizioni. Su queste ultime il Guardasigilli ha spiegato che la materia è in capo all’autorità giudiziaria, autonoma e indipendente, su cui il Governo non ha alcuna influenza, ma che potrà assistere il governo turco nella predisposizione della documentazione.
Attenzione particolare ha richiesto il caso di Baris Boyun, cittadino turco per il quale l’Italia ha già ricevuto richiesta di estradizione e su cui il 12 dicembre 2024 la Corte d’appello di Roma si è pronunciata favorevolmente. Al momento, si attende il pronunciamento della Cassazione, a seguito del ricorso dei legali del Boyun.
La delegazione, al termine, si è recata in visita all’Anitkabir, il Mausoleo di Mustafa Kemal Atatürk, dove il Ministro ha deposto una corona e firmato il libro d’onore.
Previsto nel primo pomeriggio l’incontro con il presidente della Commissione giustizia dell’Assemblea nazionale, Cüneyt Yüksel.
Ieri, prima giornata della missione di Nordio in Turchia, il Ministro ha incontrato a Istanbul la comunità d’affari italo-turca nell’ambito dell’iniziativa “MeeTurkItaly’, organizzata dall’Ambasciata d’Italia. Le riforme del settore giudiziario in Italia, come opportunità per l’attrazione di nuovi investimenti, la riduzione dei tempi di definizione delle procedure fallimentari, una maggiore efficienza degli uffici giudiziari, grazie anche ai finanziamenti legati al Pnrr, alcuni dei temi affrontati dal Guardasigilli in questa occasione. (aise)