Attacchi al quartier generale italiano UNIFIL in Libano

ROMA\ aise\ - Terzo attacco in una settimana alla base UNIFIL a Shama, quartier generale italiano UNIFIL in Libano. Questa mattina, riporta la Missione Onu, due razzi da 122 mm hanno colpito il quartier generale del Settore Ovest, ferendo quattro peacekeeper italiani, nessuno dei quali in pericolo di vita. I militari sono in cura presso l'ospedale della base.
I razzi, probabilmente lanciati da Hezbollah o gruppi affiliati, hanno colpito un bunker e un'area logistica utilizzata dalla polizia militare internazionale, causando danni significativi alle infrastrutture vicine, si legge ancora nella nota di Unifil. Una delle strutture colpite ha preso fuoco, ma l'incendio è stato rapidamente spento dal personale della base.
Nelle aree di Shama e Naqoura si sono alternati, negli ultimi giorni, pesanti bombardamenti e scaramucce a terra, che aumentano le tensioni nella regione, riporta Unifil esortando le parti in conflitto a “evitare di combattere vicino alle sue posizioni. L'inviolabilità dei locali e del personale delle Nazioni Unite deve essere rispettata in ogni momento”.
Ogni attacco contro i peacekeeper “costituisce una grave violazione del diritto internazionale e della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Gli attacchi deliberati o accidentali ai peacekeeper in servizio nel Libano meridionale devono cessare immediatamente per garantire la loro sicurezza e rispettare il diritto internazionale”, conclude la nota.
“Preoccupazione” e “indignazione” sono state espresse dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “apprendo con profonda indignazione e preoccupazione la notizia dei nuovi attacchi subiti dal quartier generale italiano di UNIFIL nel sud del Libano, che hanno causato anche il ferimento di alcuni nostri militari impegnati in missione di pace. Desidero esprimere la solidarietà e la vicinanza mia e del Governo ai feriti, alle loro famiglie e sincera gratitudine per l’attività svolta quotidianamente da tutto il contingente italiano in Libano”.
“Ribadisco ancora una volta – conclude – che tali attacchi sono inaccettabili e rinnovo il mio appello affinché le parti sul terreno garantiscano, in ogni momento, la sicurezza dei soldati di UNIFIL e collaborino per individuare in tempi brevi i responsabili”. (aise)