Deraglia la funicolare di Lisbona: 17 morti/ Un’italiana tra i feriti

Porto Canal/ Agências

ROMA\ aise\ - 17 morti e 21 feriti, tra cui una cittadina italiana con lesioni lievi: questo il bilancio dell’incidente avvenuto ieri a Lisbona dove è deragliata la Elevador da Glória, la funicolare che collega la parte bassa della città al Barrio Alto. Secondo quanto riportato dal quotidiano portoghese Observador, l’incidente sarebbe stato causato dalla rottura di un cavo di sospensione della funicolare che, rimasta senza controllo, si è schiantata contro un edificio.
Il Governo portoghese ha decretato per oggi un giorno di lutto nazionale. A farsi portavoce del cordoglio dell'Italia è stato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al Presidente portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa: "ho appreso con sgomento la notizia del tragico incidente occorso ieri alla Funicolare della Gloria a Lisbona, causando numerose vittime. Quanto accaduto ha suscitato sentimenti di tristezza e commozione in tutta Italia", vi si legge. "In questa dolorosa - prosegue Mattarella - circostanza partecipiamo con fraterna vicinanza al lutto delle famiglie e dell’amico popolo portoghese, mentre auguriamo pieno successo a quanti sono impegnati nei soccorsi e un pronto ristabilimento ai feriti. A nome della Repubblica Italiana e mio personale le giungano, caro Presidente e amico, le espressioni del più profondo cordoglio e della massima solidarietà!.
“Profondo dolore” per l’incidente è stato espresso dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “desidero esprimere, a nome del Governo italiano e mio personale, sincero cordoglio e vicinanza al Portogallo, alle famiglie delle vittime e ai feriti coinvolti nell’accaduto”, le sue parole.
Il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, dal canto suo, si è messo in contatto con il collega portoghese Paulo Rangel: “gli ho espresso la mia solidarietà per le vittime”, scrive il Ministro su X. “Siamo vicini al popolo portoghese in questo triste momento. Tramite la nostra Ambasciata sono in corso tutte le verifiche sul coinvolgimento di nostri connazionali”. (aise)