Giorgetti al G7 a Durban: preoccupati per incertezza economica e svalutazione dollaro Usa

ROMA\ aise\ - “Siamo preoccupati per l'impatto dell'incertezza economica e delle persistenti tensioni commerciali sulle nostre economie”. Così il ministro dell’economia e finanze Giancarlo Giorgetti che la scorsa settimana ha partecipato al G7 di Durban, in Sudafrica. Nel suo intervento, Giorgetti ha richiamato l’attenzione sulle conseguenze economiche provocate dalla svalutazione del dollaro americano: “l'indebolimento del tasso di cambio del dollaro USA - ha detto - si sta cumulando all'effetto dell'aumento dei dazi commerciali”. Il Ministro ha poi rilevato che “la sovraccapacità produttiva e le politiche commerciali della Cina stanno avendo un impatto crescente negativo sulla nostra industria manifatturiera”.
Intervenendo nel corso del dibattito G7 dedicato alle previsioni economiche e all’Ucraina, il ministro ha acceso un faro anche sugli appalti cinesi nelle banche multilaterali di sviluppo: “riteniamo - ha sottolineato - che la quota dominante della Cina negli appalti delle banche multilaterali di sviluppo debba essere affrontata attraverso politiche volte ad aumentare il contenuto locale e a riequilibrare l'assegnazione dei contratti tra paesi donatori e azionisti”.
Nel ribadire pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina contro l’aggressione della Russia, Giorgetti ha ricordato nel corso del suo intervento “l’importanza di vigilare affinché, come deciso nel G7 di Banff, nessuna azienda o ente partecipi alla ricostruzione dell’Ucraina se ha finanziato o beneficiato a qualsiasi titolo di proventi frutto di affari in Russia”.
Intervenendo nella sessione del G20 dedicata all’Africa, il ministro Giorgetti ha sottolineato che le iniziative a sostegno dello sviluppo dell’Africa “sono pienamente in linea con l'iniziativa di punta del governo italiano - il Piano Mattei - per promuovere lo sviluppo economico e sociale nei paesi africani, rinnovando i partenariati basati sulla cooperazione tra pari interessi condivisi e benefici reciproci”.
“Concordiamo pienamente - ha aggiunto - sull'importanza di colmare il divario infrastrutturale di lunga data in tutta l'Africa, fondamentale per accrescere le opportunità di crescita e sviluppo occupazionale”. Giorgetti ha poi ricordato, tra l’altro, gli accordi con la Banca Mondiale, la Banca Africana di Sviluppo e il contributo degli Emirati Arabi Uniti che “hanno permesso la formazione di un elenco di progetti da finanziare per il 2025, concentrandosi su infrastrutture, trasporti e gestione idrica”. (aise)