Giustizia-Affari Interni: il Ministro Nordio alla riunione di Bruxelles
BRUXELLES\ aise\ - Il Ministro della Giustizia italiana, Carlo Nordio, è volato questa mattina a Bruxelles per prendere parte alla sessione del gruppo Giustizia-Affari Interni del Consiglio UE tenutasi oggi. All’ordine del giorno della discussione vi erano la prevenzione del "traffico dei migranti", il contrasto all’abuso e allo sfruttamento sessuale dei minori, il diritto in materia d’insolvenza e il futuro del Diritto penale nell’Unione Europea.
Nordio è intervenuto per sostenere il compromesso proposto dalla Presidenza: si tratta di un testo che tiene conto degli interessi e delle posizioni dei Paesi che si trovano ad affrontare il fenomeno in prima linea; stabilisce regole minime, come dovrebbe, lasciando ampia flessibilità ad ogni Stato membro per affrontare la questione dell’assistenza umanitaria in base alla propria sensibilità e alle proprie esigenze, sempre nel rispetto del diritto internazionale; costituisce la giusta base per procedere con la necessaria urgenza verso i negoziati con il Parlamento.
Il Ministro Nordio ha ringraziato la Presidenza ungherese per aver dato seguito alle conclusioni approvate lo scorso giugno, ritenendo importante proseguire nei lavori in corso affinché si possa raggiungere un accordo in merito alle disposizioni-modello, da un lato, tenendo conto dell’importanza di garantire coerenza a livello europeo nel settore del diritto penale e, dall’altro, rispettando i princìpi fondamentali dei sistemi giuridici nazionali. Ha salutato con favore, l’iniziativa della Presidenza di avviare un dialogo costruttivo con il Parlamento europeo poiché il coinvolgimento di entrambi i co-legislatori non può che arricchire il valore e l’efficacia degli standard normativi che saranno approvati. Con riferimento alla seconda questione oggetto di discussione, Nordio ha ricordato che il “cuore” della cooperazione giudiziaria riposa negli strumenti di reciproco riconoscimento che sono testimonianza del principio europeo della fiducia reciproca. Proprio attraverso questi strumenti abbiamo potuto fronteggiare in modo più efficace fenomeni trasversali come la criminalità organizzata, verso la quale è importante un’azione comune UE atteso che il crimine, oggi, è sempre più “senza frontiere” e richiede un impegno comune di più autorità giudiziarie di diversi Paesi. Il Ministro Nordio si è detto, quindi, d’accordo con l’idea di rafforzare gli strumenti di cooperazione giudiziaria vigenti portando avanti lavori intesi ad accertarne i margini di miglioramento, con un adeguato coinvolgimento degli esperti del settore che sono coloro che “testano” quotidianamente l’efficacia dei nostri strumenti di cooperazione giudiziaria. Ha infine, ricordato che oltre a concentrarci sul miglioramento dei nostri strumenti “interni” di cooperazione dovremmo anche portare avanti le nostre iniziative dirette a coinvolgere i Paesi terzi affinché il nostro campo d’azione possa essere più efficace anche oltre lo Spazio europeo.
Anche sul tema dell’Intelligenza Artificiale applicata alla giustizia, la linea del Governo è stata recepita totalmente, nel senso auspicato dal ministro Nordio: “L’intelligenza artificiale può e deve essere un ausilio nell’organizzazione degli uffici e nella ricerca giurisprudenziale, ma non potrà mai sostituirsi alla visione sia etica sia logica del magistrato”. (aise)