Italia e Germania insieme alle Fosse Ardeatine
ROMA\ aise\ - Nella mattina di ieri, 24 marzo, in occasione dell’ottantesimo anniversario della strage delle Fosse Ardeatine, la ministra di Stato per la Cultura e i Media del Governo federale della Germania, Claudia Roth, e il ministro italiano della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si sono recati insieme al Mausoleo delle Fosse Ardeatine per deporre una corona di fiori davanti alla lapide commemorativa dell’eccidio.
Presente anche il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, i ministri Roth e Sangiuliano, accompagnati dal capo dell'Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della Difesa, generale di divisione dei Carabinieri Diego Paulet, hanno visitato il Mausoleo.
Roth e Sangiuliano si sono poi recati al Portico D’Ottavia, alla Sinagoga e al Museo Ebraico dove hanno deposto una corona di fiori. Ad accoglierli il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, insieme al presidente della Comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun, il presidente della Fondazione Museo Shoah, Mario Venezia, il presidente della Fondazione per il Museo Ebraico di Roma, Alessandra Di Castro, e gli assessori della Comunità ebraica ai Rapporti istituzionali, Alessandro Luzon, ai Rapporti internazionali, Johanna Arbib, e alla Memoria, Daniele Regard.
“È stata una giornata densa di significati, con gesti che vogliono affermare i valori dei diritti individuali della persona e della concordia tra i popoli”, ha commentato Sangiuliano. “Ottant’anni fa si consumava l’eccidio delle Fosse Ardeatine: 335 persone, tra militari e civili e molti cittadini di religione ebraica, furono trucidate dalle truppe di occupazione naziste con la feroce collaborazione dei fascisti”.
“A mia memoria, credo che mai tre ministri, fra cui uno tedesco, si siano recati insieme al sacrario delle Fosse Ardeatine”, ha osservato Sangiuliano. “La memoria è fondamentale affinché nelle coscienze si radichi il rifiuto del male. Significativa e rilevante è stata anche la presenza al Portico d'Ottavia nel punto in cui furono rastrellati gli ebrei romani”.
Il ministro ha ringraziato “gli amici fraterni della comunità ebraica per averci accolto in un momento tragico nel quale, dopo l’attacco del 7 ottobre, riappare il demone dell’antisemitismo. Sia pur nella tragicità degli eventi rievocati”, ha aggiunto, “sono stati momenti positivi di ricostruzione morale”. (aise)