Meloni agli italiani in Argentina: siete importanti per l'Italia

BUENOS AIRES\ aise\ - "Italia e Argentina sono due Nazioni sorelle". E lo sono grazie a "quegli italiani che nonostante fossero lontani da casa, non hanno mai dimenticato le loro origini e hanno continuato a tramandare quella tradizione di generazione in generazione". Per questo " Ad affermarlo, eloquentemente, è stata in queste ore la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aprendo l'incontro con i connazionali in Argentina che si è tenuto ieri sera allo storico Teatro Coliseo di Buenos Aires. La Premier, che prima ha incontrato anche il Presidente argentino, Javier Milei, ha potuto parlare dunque davanti alla folta comunità italiana presente, a partire dal Console della capitale argentina e dall'Ambasciatore.
Quella tra Italia e Argentina è dunque "una fratellanza che è cominciata ancora prima che l'Italia e l'Argentina guadagnassero la loro indipendenza. Una fratellanza che è stata costruita dall'amore, dalla dedizione, dal sacrificio" di quegli italiani "che non hanno mai dimenticato le loro origini".
"Non avrei potuto concludere la mia prima visita ufficiale in Argentina e la mia prima visita in America Latina senza passare del tempo con voi in questo magnifico teatro che, come veniva ricordato, è uno dei simboli del legame tra Italia e Argentina" ha spiegato ancora la Premier agli astanti, che hanno anche assistito alla performance dell'orchestra diretta dalla Direttrice Beatrice Venezi.
"Così l'Italia, per quelle milioni di persone che discendono da italiani, anche per quelle persone che in Italia non sono mai state, continua a essere, per usare la definizione di un eroe del nostro risorgimento, la patria del cuore: una casa, perché la casa è quel posto che i tuoi piedi possono lasciare ma il tuo cuore non lascia mai", ha proseguito la Meloni.
"Quel legame è la base di quello che oggi ancora può essere un rapporto molto forte tra Italia e Argentina, deve essere un rapporto molto più forte tra Italia e Argentina, però ancora prima voglio dire che quel legame che voi avevate con la vostra casa, con la vostra madrepatria, non è mai stato un impedimento, no? Perché l'identità, alla fine, non è mai un limite, non è mai un fardello, è sempre un valore aggiunto, quel legame non vi ha reso più deboli, ma vi ha reso più forti, non vi ha isolato, ma vi ha dato gli strumenti per integrarvi meglio - ha aggiunto ancora Meloni -. È stato quel legame, è stata quella identità, è stata quella consapevolezza a consentirvi di contribuire alla crescita di questa comunità, come avete saputo fare".
"Quel legame - ha sottolineato ancora la Presidente del Consiglio italiano - ancora oggi può e deve fare la differenza per l’Italia come per l'Argentina, perché, diciamoci la verità, voi avete sempre fatto la vostra parte, la politica forse non l'ha fatto sempre. Allora, io sono qui soprattutto per colmare quell'assenza, per riannodare, rafforzare i fili di questo rapporto. Ne ho parlato a lungo con il Presidente Milei, il rapporto tra i nostri Governi deve saper riflettere questo legame".
Ma la Meloni ha preso parte a questo incontro "fondamentalmente per dirvi una cosa: non so se vi sia mai capitato di non sentirvi abbastanza supportati dall'Italia, non so se possa addirittura esservi capitato di pensare di non essere sufficientemente considerati se fosse mai accaduto, ma voglio dirvi che non accadrà di nuovo. Voglio dirvi che l'Italia ci sarà perché è importante per voi, ma perché è importante per lei. I nostri italiani, figli di italiani sparsi nel mondo, sono la più straordinaria rete diplomatica che noi abbiamo mai avuto e dobbiamo saper fare per loro quello che loro hanno saputo fare per noi. Quindi questa è una promessa che vi faccio per oggi e per il futuro", ha concluso la Premier. "Viva l'Italia, viva l'Argentina, viva il nostro legame".
Incontrando il Presidente Milei, invece, la Meloni ha spiegato: "siamo d'accordo che le relazioni tra Italia e Argentina abbiano un potenziale enorme da esplorare, da liberare. L'Argentina è il punto di riferimento dell'Italia in America Latina. Con il Presidente Milei abbiamo deciso di lavorare fondamentalmente su tre direttrici. La prima è ovviamente la collaborazione politica. Abbiamo concordato di scrivere insieme un piano d'azione Italia-Argentina 2025-2030, che individui i settori principali della collaborazione bilaterale su cui concentrare i nostri sforzi e le nostre energie. La seconda direttrice verso la quale vogliamo rilanciare il nostro impegno comune è quella del contrasto al crimine organizzato".
Ma "siamo determinati a combattere anche il narcotraffico, la corruzione, il riciclaggio, l'infiltrazione nel sistema economico e sociale, il traffico di esseri umani. Siamo orgogliosi, come Italia, di offrire la forza e la solidità della nostra esperienza che si fondano anche su quei metodi di indagini che due grandi italiani, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, hanno costruito e sono diventati oggi base per ogni strategia di contrasto all'illegalità. L'Italia è protagonista dell'iniziativa europea EL PACCTO 2.0, di assistenza tecnica nella lotta alla criminalità organizzata, è costantemente impegnata con il programma che si chiama proprio Falcone-Borsellino, che è uno dei fiori all'occhiello della nostra diplomazia giuridica e di sicurezza, che è dedicata alla formazione di magistrati e di funzionari di polizia. La terza direttrice, ovviamente, sono i nostri rapporti economici e commerciali che vogliamo rilanciare". (aise)