Trump alla nazione: “inflazione dimezzata e America più forte”

dal profilo X della Casa Bianca

WASHINGTON\ aise\ - In un discorso televisivo in prima serata dalla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha illustrato i progressi economici compiuti nei primi undici mesi del suo secondo mandato, dichiarando di aver “sconfitto l’inflazione” e di aver “ridato fiducia e forza all’economia americana”.
Parlando dalla Diplomatic Room, addobbata per le festività natalizie, Trump ha affermato di aver “ereditato un disastro economico” dall’amministrazione Biden, ma di essere riuscito a “invertire rapidamente la rotta”.
“Undici mesi fa ho ereditato un disastro, e lo sto sistemando”, ha dichiarato il presidente. “I prezzi stanno scendendo, i salari stanno salendo e l’America è di nuovo il Paese più forte del mondo”.
Trump ha affermato che l’inflazione è “stata domata”, scendendo a una media del 2,7% dopo anni di aumenti. Il presidente ha indicato ribassi nei prezzi di beni alimentari di largo consumo — come uova, cereali, frutta e carne — e una riduzione del costo dell’energia e dei carburanti. Altre fonti, tuttavia, stimano un’inflazione ancora vicina al 3%, segno di una stabilità ma non di una vera deflazione.
Il capo della Casa Bianca ha sottolineato l’aumento dei salari reali e la creazione di oltre 2,7 milioni di nuovi posti di lavoro dall’inizio del mandato. “Per la prima volta dopo anni, gli stipendi crescono più dell’inflazione”, ha affermato. Secondo la Casa Bianca, il potere d’acquisto medio delle famiglie americane è destinato a crescere di 1.000 dollari entro la fine del 2025. Economisti indipendenti invitano tuttavia alla cautela, segnalando che l’aumento dei salari non è uniforme in tutti i settori.
Ha rivendicato una netta riduzione dei prezzi della benzina, sostenendo che “in molti Stati il costo al gallone è inferiore ai 3 dollari, in alcuni persino ai 2,50”. Ha inoltre indicato un calo del 12% dei tassi sui mutui rispetto a gennaio e la diminuzione degli affitti per quattro mesi consecutivi, segnali che – ha detto – “dimostrano il successo delle politiche di ripresa immobiliare”.
Le statistiche federali confermano una moderata discesa dei tassi e un leggero allentamento della pressione sul mercato degli affitti, ma non ancora un’inversione completa di tendenza.
Il presidente ha annunciato una serie di riforme fiscali mirate ad aumentare il reddito disponibile delle famiglie americane. Tra queste, l’abolizione delle tasse su mance, straordinari e pensioni e un incremento delle detrazioni per i senior. Trump ha anche introdotto il cosiddetto “Warrior Dividend”, un assegno da 1.776 dollari per circa 1,4 milioni di militari, finanziato attraverso le entrate derivanti dai dazi commerciali. “È un modo per dire grazie ai nostri eroi”, ha spiegato, precisando che i fondi “provengono dai successi della nostra politica commerciale”. Ha inoltre annunciato nuove misure per il settore abitativo e la prossima nomina di un presidente della Federal Reserve “favorevole a tassi più bassi”.
Il discorso ha suscitato immediate reazioni da parte dei Democratici, che accusano il presidente di presentare “una realtà economica distorta”. Il leader della minoranza al Senato, Chuck Schumer, ha dichiarato che “Trump vive in una bolla, mentre milioni di americani continuano a sentire il peso del caro vita”. Gli analisti sottolineano inoltre che alcune delle cifre fornite dalla Casa Bianca differiscono dai dati pubblicati dalle agenzie federali.
Ma Trump ha promesso “un 2026 di crescita e stabilità”. Il discorso, pronunciato a pochi mesi dalle elezioni di medio termine, è stato interpretato come un messaggio politico diretto agli elettori, a cui promette anche “l’America che sta tornando a vincere”. (gabriella ferrero\aise)