Urso a Varsavia: dialogo con gli USA per rispondere insieme alle sfide globali

ROMA\ aise\ - “L'Occidente deve unirsi e non dividersi, con una politica energetica, industriale e commerciale condivisa, in grado di rispondere in modo assertivo alle sfide di altri attori globali. L’UE deve instaurare subito un dialogo costruttivo con Washington per realizzare una nuova cooperazione strategica che rafforzi il rapporto nei settori dell’energia, della difesa, delle nuove tecnologie e dello spazio su cui si realizza la nuova competitività globale”. Lo ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante il suo intervento sul futuro delle Relazioni Transatlantiche, al Consiglio informale congiunto Competitività e Commercio svolto ieri a Varsavia.
Le nuove politiche annunciate da Trump e nell’integrazione di Balcani e Ucraina nelle catene di valore due dei temi al centro dei lavori.
Sul fronte Usa, secondo Urso "occorre evitare una guerra commerciale, che sarebbe devastante per ciascuno di noi. Non si può dividere l’Occidente mentre dobbiamo affrontare la guerra della Russia in Ucraina e la sfida competitiva della Cina; anzi, è necessario condividere scelte comuni”.
L’Europa, ha aggiunto Urso, “deve ridefinire la politica industriale del continente, garantendo la propria autonomia strategica anche per quanto riguarda la twin transition, digitale e verde, e quindi la propria competitività globale, con una visione realista e pragmatica che coniughi le esigenze sociali e produttive con la sostenibilità ambientale. Al contempo, è fondamentale avviare un nuovo dialogo transatlantico, disinnescando fin da subito le contese commerciali. Le notizie sulla cosiddetta ‘tregua’ che giungono da Messico, Canada e Panama ci indicano che ciò è possibile".
“Occorre muoversi in fretta, non limitarsi a reagire ma ad agire, con una visione strategica e non con misure tampone, con la politica e non con la burocrazia. Serve da subito un’azione tempestiva, con la velocità d’intervento che mostrano gli altri attori”, ha detto il Ministro nel suo intervento in sessione plenaria, ribadendo “l'importanza della Bussola sulla competitività, che rappresenta un buon inizio, specialmente per settori strategici quali l'automotive e le industrie energivore, la siderurgia e la chimica. A questo proposito serve concretezza nel Clean Industrial Deal e una forte spinta verso la semplificazione degli oneri per le imprese, specie le PMI".
Servono risorse finanziarie comuni, esse sono “un elefante nella stanza, senza le quali si rischia di non mettere a terra la Bussola per la competitività, le indicazioni che scaturiranno dal Clean Industrial Deal e dal Piano Automotive”.
Per migliorare la competitività europea, è fondamentale, per il Ministro, procedere anche nell’integrazione di Balcani e Ucraina.
“La graduale integrazione dei Paesi candidati è assolutamente necessaria, anche per aumentare la resilienza e la competitività delle catene di valore dell’Unione Europea”, ha affermato Urso. “Questo vale sicuramente per i Balcani, dalla Serbia all’Albania, ma anche per l’Ucraina e la Moldavia, per evidenti ragioni politiche”, ha aggiunto Urso. “Occorre agire ora con una visione strategica, al fine di realizzare appieno e con lungimiranza una politica industriale, energetica e ambientale che tenga conto anche del valore aggiunto che possano portare i Paesi candidati, soprattutto per quanto riguarda le catene di valore nel campo delle materie prime critiche, dell’energia rinnovabile e della produzione agricola, ma anche nei comparti della siderurgia, del digitale e dello Spazio”.
A margine dei lavori, Urso ha incontrato il ministro dello Sviluppo e della Tecnologia della Polonia, Krzysztof Paszyk.
“Italia e Polonia condividono posizioni comuni riguardo al futuro della politica industriale europea, come evidenzia la cooperazione che stiamo portando avanti a livello comunitario anche attraverso i due non-paper strategici sul settore Automotive e sulla revisione del CBAM (Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere), a tutela di siderurgia e chimica", ha riporta il ministro italiano. “In questo modo - ha aggiunto - indichiamo all'Europa la strada da percorrere per salvare l'industria e quindi la competitività del Continente".
Urso ha infine illustrato a Paszyk i contenuti del non-paper di prossima presentazione riguardante la futura Legge Europea sullo Spazio, elaborato da Italia e Germania, e quello sulla microelettronica, predisposto insieme al governo olandese. (aise)