Valastro (Croce rossa): a Gaza situazione disumana/ CESVI: colpite anche le aree umanitarie

foto Cesvi
ROMA\ aise\ - “A Gaza ogni giorno c’è chi muore di fame e chi perde la vita nella speranza di arrivare a toccare con mano i pochi aiuti che vengono distribuiti. Una situazione disumana che non siamo disposti a tollerare”. Così Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, a seguito dei recenti accadimenti nella Striscia. “Più di 30 persone sono morte di fame a Gaza da domenica ad oggi, tra loro ci sarebbero dei bambini, tra cui un neonato di 40 giorni”, riporta Valastro. “La malnutrizione, al pari della mancanza di acqua e cure sanitarie, è fonte di morte. Questo rende ancora più grave una situazione già difficile. Non è accettabile che ciò sia permesso e non lo è neppure che persone in fila per ricevere aiuti siano vittime di attacchi”.
“L'arrivo di aiuti umanitari è stato sospeso da più di 17 settimane”, ricorda il capo della Croce Rossa. “Inoltre, da quando i nuovi siti di distribuzione alimentare sono stati inaugurati a Gaza - intorno al 27 maggio - l'ospedale da campo di Rafah ha assistito oltre 3.400 feriti da armi da fuoco e oltre 250 morti, la maggior parte registrati durante la distribuzione degli aiuti. Non possiamo accettare tutto questo, né tantomeno che le norme del Diritto internazionale umanitario vengano continuamente ignorate”, conclude Valastro. “Non saremo mai neutrali di fronte alla sofferenza umana”.
Preoccupazione per l’intensificarsi delle operazioni militari a Gaza è espressa oggi anche da Cesvi: “negli ultimi giorni si è registrata una drammatica intensificazione delle operazioni militari nella Striscia di Gaza, con attacchi che hanno raggiunto anche le cosiddette “zone umanitarie” e aree densamente popolate come Deir El Balah, dove risiedono migliaia di civili sfollati”, si legge in una nota della organizzazione umanitaria italiana attiva nella Striscia di Gaza fin dall’inizio del conflitto e attualmente operativa nella zona di Deir El Balah. “Le operazioni belliche si sono avvicinate pericolosamente anche alla zona in cui ha sede il nostro ufficio, con bombardamenti che si susseguono di giorno e di notte”.
CESVI è presente a Gaza con il proprio staff internazionale e con operatori locali che, tra mille difficoltà, sono impegnati a garantire la continuità dei servizi offerti alla comunità, in particolare l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari nei momenti in cui la popolazione ne ha più bisogno.
“La prosecuzione delle attività sul campo viene valutata giorno per giorno e ora per ora, in base all’evoluzione del contesto di sicurezza e all’accessibilità dei siti, oltre che alla disponibilità dei fornitori”, prosegue la nota. “Il sistema di sicurezza e allerta coordinato dalle Nazioni Unite e dalle ONG internazionali è attivo e funzionante. Al momento non si parla di evacuazione dello staff e CESVI continua a monitorare con attenzione la situazione. Le comunicazioni con lo staff sul campo, per ora, risultano stabili”.
CESVI, conclude la nota, “rinnova il proprio impegno a fianco della popolazione di Gaza e chiede il rispetto del diritto internazionale umanitario e la protezione degli operatori civili e delle infrastrutture umanitarie”. (aise)