Farnesina: Tajani al “Tavolo Russia” dopo il caso Unicredit

ROMA\ aise\ - Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha presieduto ieri alla Farnesina una nuova riunione del Tavolo di lavoro per le imprese italiane in Russia. È quanto si apprende da una nota del Maeci in cui si spiega che quello di ieri è stato il terzo tavolo di lavoro dopo il precedente del 2 maggio scorso, sul caso Ariston, e quello, più generale, dedicato alla situazione dei traffici marittimi nel Mar Rosso, del 13 maggio.
Convocato a seguito della decisione del Tribunale commerciale della Regione di Leningrado di disporre il sequestro di circa 463 milioni di euro della controllata russa del gruppo Unicredit, all’incontro di ieri hanno partecipato rappresentanti dell’istituto di credito italiano, del “polo dell’internazionalizzazione”, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, oltre che delle associazioni imprenditoriali italiane in Russia.
“La riunione di oggi è un’ulteriore testimonianza dell’attenzione con cui il Governo segue l’operato delle imprese italiane nel mondo. Vogliamo tutelare attraverso ogni possibile iniziativa gli interessi delle nostre aziende ancora operative in Russia”, ha dichiarato il Ministro Tajani, che ha aggiunto che “questo tavolo è convocato su base permanente e si riunirà regolarmente e ogni qual volta vi siano sviluppi di rilievo da affrontare attraverso un lavoro di squadra tra istituzioni e imprese”.
Nel commentare il provvedimento di sequestro dei conti della controllata russa di Unicredit, Tajani ha espresso preoccupazione per questo secondo caso di un gruppo imprenditoriale italiano colpito da decisioni russe che ne colpiscono beni e proprietà, sottolineando come “il nostro obiettivo è ascoltare, aiutare, assistere e tutelare gli interessi delle imprese italiane e fare in modo che possano continuare a operare.”
Tra i temi principali sollevati da parte delle aziende intervenute vi è stata la delicata tematica delle ripercussioni sulle imprese italiane attive nella Federazione Russa dell’applicazione dell’art. 5-quindecies del Reg. (UE) 833/2014, vista l’imminente scadenza (dal 21 giugno prossimo) del periodo di grazia di esenzione temporanea per le sussidiarie UE dal divieto di fornitura di determinati servizi a entità stabilite in Russia. Su questo fronte il Ministro Tajani ha dato indicazioni ai competenti uffici della Farnesina di individuare una soluzione pragmatica, in fase di definizione in questi giorni, che possa evitare ripercussioni negative.
Allo stesso tempo alcune aziende hanno sollevato il tema, ben noto alle istituzioni che vi stanno dedicando la dovuta attenzione, del prossimo pacchetto sanzionatorio e della compensazione delle imprese. (aise)