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Farnesina

Giornata della Memoria/ Tajani a Gerusalemme: l’Italia in prima linea contro l’antisemitismo

  • 29/01/2024 11:10

GERUSALEMME\ aise\ - “L’Italia è in prima linea, a fianco di Israele, contro l’antisemitismo”. Lo ha detto il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, sabato, 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria. E lo ha ribadito anche alle autorità israeliane negli incontri che ha avuto a Gerusalemme nei giorni scorsi.
“Non possono essere in alcun modo tollerati questi vergognosi rigurgiti di antisemitismo che si stanno diffondendo come conseguenza del conflitto in corso: quest’anno, ancora di più, abbiamo il dovere di contrastarli ovunque, in ogni modo, e di intensificare gli sforzi tesi a preservare la Memoria della Shoah”, ha dichiarato Tajani.
In occasione della sua recente missione in Medio Oriente, il ministro ha partecipato in qualità di ospite d’onore alla cerimonia svoltasi a Gerusalemme il 25 gennaio allo Yad Vashem, il memoriale del genocidio degli ebrei. Il 27 gennaio ha poi partecipato alle celebrazioni al Palazzo del Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Per Tajani la Giornata della Memoria “ha un valore particolare: la memoria di tale tragedia deve restare viva anche nelle nuove generazioni, come presupposto imprescindibile per preservare i valori fondanti della nostra Repubblica e della casa europea, costruita sulle comuni radici giudaico-cristiane”, ha spiegato.
“I principi che informano la Costituzione italiana e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani rappresentano la radicale negazione dell’universo totalitario e razzista che ha condotto all’Olocausto”, ha osservato il ministro. “Oggi”, ha concluso, “nello scenario internazionale seguito ai tragici fatti del 7 ottobre scorso, assistiamo purtroppo a crescenti e inaccettabili episodi di antisemitismo, violenza contro membri della comunità ebraica e diffusi tentativi di banalizzazione, negazione e distorsione di quanto accaduto, che si nutrono di vecchi e nuovi stereotipi”. (aise)