La Farnesina al Salone del Libro: grande successo a Torino per gli eventi del Maeci

TORINO\ aise\ - Si è conclusa il 19 maggio la XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che ha visto la partecipazione, per il terzo anno consecutivo, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Il ricco programma di eventi, tenuti all’interno del Padiglione MAECI che è stato visitato nel corso della manifestazione da migliaia di persone, ha valorizzato le dimensioni della quotidiana attività della Farnesina sui temi globali e sul sostegno delle imprese e dei cittadini italiani all’estero.
L’evento di inaugurazione del Padiglione MAECI, alla presenza dell’ex Campione del mondo Gigi Buffon, ha consentito di valorizzare le iniziative della Farnesina per la diplomazia dello sport, anche in vista delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina nel 2026.
Gli incontri con scrittrici e scrittori, del calibro di Michele Masneri, Nadia Terranova e Federica Manzon, vincitori di prestigiosi premi letterari nazionali, hanno permesso di dare risalto all’impegno della Farnesina per la promozione del libro italiano all’estero, tramite il bando di contributi alla traduzione e il sostegno della presenza nelle più importanti fiere di settore a livello mondiale.
Grande successo, inoltre, ha riscosso il panel con protagonista il orocuratore di Napoli Nicola Gratteri che, in uno stand gremito di gente, ha spiegato l’importanza della cooperazione internazionale in ambito giudiziario e il fondamentale ruolo di questo Ministero nella diplomazia giuridica.
La partecipazione al Salone è stata anche una preziosa occasione per ribadire l’attività del Ministero nella diffusione della lingua italiana all’estero, a partire dal programma di borse di studio ItalYOU condotto in collaborazione con l’Università per Stranieri di Perugia, nell’anno della I Conferenza Internazionale sull’Italofonia voluta dal ministro Tajani.
La presenza della Farnesina al Salone del Libro si è rivelata, ancora una volta, un’occasione per far conoscere al grande pubblico l’attività diplomatica del nostro Paese a trecentosessanta gradi e per creare nuove collaborazioni e rinsaldare quelle attuali nel campo dell’editoria (prima industria culturale del Paese) e, più in generale, in quello della cultura. (aise)