L’Italia condanna il piano di insediamento israeliano nell’aerea E1: viola il diritto internazionale

ROMA\ aise\ - Dopo la condanna dell'ONU, arriva anche quella dell’Italia che, unitamente ad altri 20 Paesi, ha condannato senza mezzi termini la decisione dell’Alto Consiglio di Pianificazione israeliano di approvare i piani per la costruzione di insediamenti nell’area E1, (una zona di 12 chilometri quadrati tra Gerusalemme Est e la Cisgiordania). L’Italia e gli altri 20 Ministri degli Esteri, ha definito questo piano “inaccettabile” e “una violazione del diritto internazionale”. Per questo, oltre che a condannare questo piano, i 21 paesi firmatari ne hanno chiesto anche “l’immediata revoca”.
“Il Ministro Smotrich (Ministro delle finanze di Israele) ha dichiarato che tale piano renderà impossibile una soluzione a due Stati, dividendo qualsiasi Stato palestinese e limitando l’accesso palestinese a Gerusalemme – si legge nel comunicato di condanna -. Questo non porta alcun beneficio al popolo israeliano; al contrario, rischia di compromettere la sicurezza e alimenta ulteriore violenza e instabilità, allontanandoci ancora di più dalla pace”.
“Il Governo di Israele ha ancora la possibilità di impedire che il piano E1 proceda – spiegano i 21 paesi -. Lo esortiamo con urgenza a ritirare questo piano”.
“Le azioni unilaterali del Governo israeliano minano il nostro desiderio collettivo di sicurezza e prosperità in Medio Oriente – si legge in conclusione -. Il Governo israeliano deve cessare la costruzione di insediamenti in conformità con la Risoluzione 2334 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e rimuovere le restrizioni imposte alle finanze dell’Autorità Palestinese”.
A firmare questo comunicato di ferma condanna sono stati i Ministri degli Esteri di Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Irlanda, Islanda, Italia, Giappone, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Slovenia, Spagna e Svezia. (aise)