Tajani: cultura motore di crescita del nostro Paese
MATERA\ aise\ - La diplomazia culturale è “strumento di cooperazione internazionale e motore di crescita” per l’Italia. Il Governo “è a lavoro per far conoscere il nostro patrimonio e per attrarre investimenti nel settore”. Così il Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani che questa mattina ha aperto a Matera gli Stati generali della diplomazia culturale, in programma oggi e domani nella città dei Sassi. Durante la due – giorni – organizzata dalla Farnesina con la partecipazione dei direttori degli 88 Istituti Italiani di Cultura presenti nel mondo – si approfondiranno temi come il rafforzamento di proposte innovative in grado di parlare ai giovani nei cinque continenti, la promozione dei territori, l’avanzamento della qualità dell’offerta culturale.
La manifestazione, cominciata oggi, rappresenta un importante momento di dialogo sulla promozione culturale italiana nel mondo, scandito da dibattiti, seminari e gruppi di lavoro. L’iniziativa si svolge per la terza volta, dopo le edizioni di Firenze e Napoli, fuori dai palazzi della Farnesina, con l’obiettivo di avvicinarsi maggiormente alle realtà territoriali e avviare attività di cooperazione con essi.
All’inaugurazione è intervenuto anche il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che ha rimarcato l’importanza di Matera sul fronte culturale: “la città si conferma punto di riferimento internazionale. In tempi recenti – ha detto – poeti, scrittori, fotografi, artisti, registi hanno qui tratto ispirazione dando lustro a Matera, proiettando la sua immagine nel mondo, suscitando un enorme interesse, evidenziandone l’unicità ed il vertiginoso magnetismo che sprigiona questa cultura dell’abitare, dove natura e cultura si permeano vicendevolmente”.
Nel suo intervento, alla presenza delle Ministre dell’Università e della Ricerca Bernini e per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa Casellati, e della Sottosegretaria all’Istruzione, Frassinetti, il Ministro Tajani ha evidenziato il forte valore economico di un comparto che, ha ricordato, “vale 300 miliardi di euro e dà lavoro a 1 milione e mezzo di persone”, spiegando come la cultura sia un veicolo straordinario per costruire relazioni internazionali solide e proficue: “assegnarle un ruolo paritario a quello della politica e dell’economia – ha detto Tajani – permette alla diplomazia italiana di creare legami profondi e duraturi tra nazioni, basati sulla condivisione di esperienze e tradizioni comuni. Questo approccio alla diplomazia aiuta a costruire un terreno fertile per la cooperazione internazionale, favorendo un dialogo basato sul rispetto e la comprensione reciproca che riesce a restare aperto anche in contesti di crisi e di conflitto, ove gli altri canali della politica estera incontrano, invece, più costrizioni”, ha detto Tajani che nel suo intervento ha ricordato, tra l’altro, l’importanza della Collezione Farnesina – circuitata all’estero negli IIC - la sua proposta per una Giornata dell’Italofonia ed evidenziato il grande contributo del sistema della formazione italiana nel mondo.
Tema evidenziato anche dalla Ministra Bernini, per la quale “gli Stati Generali sono un momento prezioso di incontro e confronto con i direttori degli Istituti italiani di cultura, impegnati nella missione di valorizzare e promuovere il nostro patrimonio artistico e la produzione culturale italiana nel mondo. I nostri Istituti di cultura sono una rete straordinaria di promozione dell’Italia migliore. Grazie al loro lavoro, riusciamo a ispirare studenti stranieri a scegliere il nostro Paese per il loro percorso formativo, sostenendo l’eccellenza delle nostre università e dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica oltre i confini nazionali”.
Per questo, ha aggiunto, il Mur e la Farnesina “collaborano strettamente, mettendo a disposizione molte borse di studio per giovani talenti internazionali che vogliono perfezionare i propri studi in Italia”. (aise)