Tajani segue gli sviluppi della crisi in Siria: avviate le evacuazioni degli italiani da Aleppo

ROMA\ aise\ - “A seguito dell’ingresso ad Aleppo del movimento radicale Hayat Tahrir al Sham (HTS), le Nazioni Unite hanno avviato un’evacuazione verso Damasco, ancora in fase iniziale. Un primo gruppo di auto, con a bordo anche alcuni italiani, è arrivato in città, mentre altri pullman messi a disposizione dell’ONU sono in attesa di partire con un convoglio cui dovrebbero unirsi alcuni connazionali con auto private”. È quanto si legge in una nota alla stampa diramata ieri, 1 dicembre, dalla Farnesina, dopo che il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha potuto parlare con uno degli italiani partiti da Aleppo, accolto a Damasco nelle strutture della nostra sede diplomatica dall’ambasciatore Stefano Ravagnan.
“Un limitato numero di religiosi ha deciso di restare ad Aleppo, contando sui buoni rapporti stabiliti dai Francescani con tutte le comunità”, prosegue la nota, assicurando che l’ambasciatore Ravagnan “è in costante contatto con loro e con il vescovo di Aleppo”.
“Il ministro segue con attenzione gli sviluppi della crisi e l’Ambasciata d’Italia a Damasco è in contatto costante con i connazionali – in maggioranza doppi cittadini – per agevolare la loro partenza in sicurezza dalla città”, afferma la Farnesina, la cui Unità di Crisi, “attivata tempestivamente, sta seguendo l’evoluzione della situazione e monitorando il convoglio”.
“Dopo il raid aereo russo ad Aleppo che ha colpito il Terra Sancta College provocando danni materiali”, si legge sempre nella nota, “il ministro Tajani ha chiesto all’ambasciatrice d’Italia a Mosca, Cecilia Piccioni, di compiere un passo presso le autorità russe”. L’ambasciatrice verrà ricevuta oggi al Ministero degli Affari Esteri russo per un incontro già programmato e nell’occasione “presenterà la richiesta di rafforzare le procedure per evitare che nuovi attacchi militari possano per errore colpire altri istituti religiosi o comunque installazioni civili ad Aleppo e nella regione in cui sono in atto combattimenti”.
La Farnesina ricorda infine che “la recrudescenza delle violenze ad Aleppo ha provocato lo sfollamento di circa 10 mila persone, che si aggiungono alle centinaia di migliaia arrivate in Siria nelle ultime settimane, rientrate dal Libano dopo gli scontri fra Israele ed Hezbollah”. (aise)