Commissario per il recupero dei beni confiscati alle mafie: altri 11 milioni per asili nido, presidi di legalità e centri per donne vittime di violenza

ROMA\ aise\ - Un’ulteriore tranche di 11 milioni di euro a titolo di anticipazione sarà messa a disposizione dal Commissario straordinario per il recupero e la rifunzionalizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, prefetto Paola Spena, in favore di 90 interventi di valorizzazione di beni confiscati. Risorse si vanno ad aggiungere ai 21,2 milioni di euro già erogati, tra luglio e settembre, per altre 119 progettualità.
Ne dà notizia il Ministero dell’Interno sottolineando che prosegue così l’impegno del Commissario del Governo, che opera presso il Viminale, volto a garantire l’attuazione del programma di interventi ex PNRR di 300 milioni di euro per 250 progettualità.
Grazie a questi finanziamenti, evidenzia la nota del Ministero, sarà assicurata la rapida attuazione degli interventi di valorizzazione di beni confiscati allo scopo di aumentare l’inclusione sociale, supportare la creazione di nuove opportuna di lavoro, aumentare i presidi di legalità del territorio e creare nuove strutture per l’ospitalità, la mediazione e l’integrazione. In particolare, i beni interessati sono destinati a diventare sede di asili nido, di strutture di assistenza socio-sanitaria, di centri per donne vittime di violenza, per minori e per padri separati, di rifugi per animali, di spazi pubblici.
Con questo obiettivo, con il contribuito delle Prefetture, la Struttura del Commissario ha avviato un dialogo continuo con gli Enti locali con funzione di supporto al superamento di eventuali difficoltà o rallentamenti, attraverso un articolato programma di incontri e sopralluoghi.
Allo stato sono 9 gli interventi prossimi alla conclusione, nelle Regioni Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia, finalizzati alla realizzazione di centri per minori, per donne vittime di violenza e per padri separati, nonché di strutture volte alla creazione di nuove opportunità di lavoro per i giovani e l’inclusione delle persone in condizioni di marginalità.
Al fine di imprimere una accelerazione delle procedure è stato predisposto un manuale di semplificazione delle procedure da condividere con gli Enti locali.
Continua parallelamente l’attività di monitoraggio su tutti i progetti/interventi con la duplice finalità di garantirne la migliore realizzazione e la concreta fruizione da parte della comunità dei beni orientati al soddisfacimento delle finalità sociali più significative per ogni territorio in un quadro di elevato standard di legalità e di prevenzione antimafia. (aise)