Giorgetti all’Ecofin: anche sulla difesa l’Italia farà la sua parte ma bisogna definire cosa è necessario

BRUXELLES\ aise\ - L’Italia “non può concepire il finanziamento della difesa a scapito della spesa sanitaria e dei servizi pubblici”. Così il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, che questa mattina ha partecipato a Bruxelles all’incontro dell’Ecofin. Questa ipotesi, ha sottolineato il ministro, “sarebbe inaccettabile”, “per questa ragione - ha aggiunto – ho incoraggiato soluzioni a livello europeo che promuovessero azioni coordinate per migliorare la difesa”. Per Giorgetti “dobbiamo anche chiarire la portata e la durata della clausola di salvaguardia poiché la maggior parte degli investimenti nella difesa si estende su molti anni e il loro impatto sui conti pubblici può apparire solo a lungo termine”.
“Dobbiamo anche distinguere – ha precisato Giorgetti - tra i bisogni immediati legati alla guerra in Ucraina e la strategia sulla sicurezza a lungo termine dell’Ue. Dobbiamo fare un approfondimento sulla strategia seguito da un piano di attuazione. Dobbiamo ragionare sulla possibilità di convertire le industrie esistenti e sviluppare, allo stesso tempo, nuove capacità e capacità tecnologiche”.
“Solo a quel punto le esigenze di finanziamento saranno chiaramente definite. L’Italia farà la sua parte, prima però occorre definire ciò che è necessario”, ha concluso Giorgetti che ha illustrato questi temi anche in occasione della cena di ieri sera ospitata dalla presidenza polacca per fare il punto sulla questione difesa, sicurezza e protezione europea. (aise)