Open Arms: Salvini assolto perché il fatto non sussiste
PALERMO\aise\ - “Fiato sospeso per 30 secondi” che il vice presidente Matteo Salvini ha detto di non augurare a nessuno. Poi la sentenza: assolto perché il fatto non sussiste.
Dopo tre anni di processo, 24 udienze e 45 testimoni auditi, si chiude così il caso Open Arms, che aveva visto sul banco degli imputati il ministro leghista, reo, secondo le imputazioni dei pubblici ministeri di Palermo, di aver negato nell’agosto 2019 l’autorizzazione allo sbarco in Italia di 147 migranti raccolti in acque internazionali dalla nave della ong battente bandiera spagnola. Una scelta, secondo l’accusa, di natura politica – Salvini era allora ministro dell’Interno – e contraria alle convenzioni internazionali.
I giudici di Palermo però non hanno ritenuto valida questa tesi e la richiesta di condanna a 6 anni per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, sposando invece la versione della difesa, a capo della quale Salvini ha voluto l’avvocato Giulia Bongiorno, con lui in aula.
Tante le manifestazioni di solidarietà giunte a Salvini: dalla presidente Giorgia Meloni e il vice presidente e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ai vari membri del governo, ma anche l’americano Elon Musk e la francese Marine Le Pen.
Deluso il comandante di Open Arms Oscar Camps, che, in attesa di leggere gli atti e di conoscere le motivazioni dei giudici, ha annunciato che presenterà appello. (aise)