“90 años México”: gli scatti di Paolo Gasparini in mostra all’IIC di Città del Messico

CITTÀ DEL MESSICO\ aise\ - Si inaugura domani, 22 novembre, alle ore 18 locali, nelle sale dell’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico la mostra “90 años México” di Paolo Gasparini, il fotografo che ha ritratto i contrasti del Messico e dell’America Latina, un viaggio visivo che ci invita a esplorare la connessione tra gli esseri umani e il loro ambiente.
Attraverso il suo obiettivo, Gasparini cattura momenti effimeri che rivelano la bellezza del quotidiano e la complessità delle nostre emozioni.
Ogni fotografia è una narrazione in sé, un dialogo tra luce e ombra, natura e urbanità. Il suo lavoro invita a riflettere sulla fragilità dell’esistenza e sulla forza dei legami umani.
In mostra a Città del Messico, paesaggi che sussurrano storie e ritratti che riflettono l’essenza di chi li abita.
Il lavoro di Gasparini non si limita a documentare la realtà, ma sfida a guardare oltre l’ovvio, a scoprire lo straordinario nell’ordinario. Attraverso le sue immagini, si è trasportati in luoghi lontani e in momenti intimi, creando un legame profondo con ogni soggetto e ambientazione.
“Una buona fotografia è come un buon film, una buona poesia, ciò che ti piace, ciò che ti porta in un universo più grande: quando una fotografia diventa poesia, allora quella è una buona fotografia”, afferma il fotografo.
Paolo Gasparini è uno dei più importanti fotografi contemporanei. Le sue opere sono presenti nelle collezioni del Metropolitan Museum of Art e del Modern Art Museum di New York e del Centro Nacional de Arte Reina Sofía di Madrid. La sua fotografia El Miliciano sarà esposta alla Biennale di Venezia del 2024.
Nato nel 1934 a Gorizia (Italia), si è recato in Venezuela nel 1951 ed è venuto in Messico per la prima volta nel 1971, accompagnato da Damián Bayón, nell’ambito di una missione UNESCO sull’architettura in America Latina. Da allora è tornato in Messico in molte occasioni.
Nel 1972 pubblica per “Verte mejor América Latina”, il libro fotografico di riferimento in sé. Nel 1985 espone al Museo de Arte Moderno e partecipa ai colloqui di fotografia latinoamericana degli ultimi decenni del secolo scorso.
Nel 2015 ha realizzato l’audiovisivo “Los presagios de Moctezuma” con testo e voce di Carlos Monsiváis e nel 2022 al Colegio Nacional Juan Villoro ha presentato il suo secondo libro dedicato al Messico: “Fotollavero mexicano”. (aise)