A Montreal il ciclo di film “Marco Bellocchio, corpi politici”

MONTREAL\ aise\ - Tra i cineasti apparsi in Italia a metà degli anni Sessanta, pochi sono ancora attivi oggi. Marco Bellocchio si rivela, a ragione, il maratoneta del cinema italiano: ad oltre ottant’anni è prolifico come non mai e allo stesso tempo offre il culmine, la sintesi di un cinema che lui stesso aveva plasmato sessant’anni prima. I suoi personaggi, spesso interpretati da attori straordinari, lottano di fronte a tormenti tanto psicologici quanto politici o sociali.
Al regista italiano la Cinémathèque Québécoise di Montreal dedica la retrospettiva “Marco Bellocchio, corpi politici”, che, organizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e Cinecittà, si terrà dal 12 gennaio al 3 febbraio prossimi.
Si comincerà con Vincere (2009) e per l’occasione sarà presente a Montreal il figlio di Marco, Pier Giorgio Bellocchio.
In programma poi Buongiorno notte (2003), Marx può aspettare (2021), L’ora di religione/Il sorriso di mia madre (2002), I pugni in tasca (1965), Il regista di matrimoni (2006), Il traditore (2019), Sangue del mio sangue (2015), Salto nel vuoto (1980), Rapito (2023), Diavolo in corpo (1986), tutti in versione originale con sottotitoli in francese, e Marcia trionfale (1976) in francese.
In occasione della retrospettiva, verrà inoltre presentato in anteprima in Québec Esterno notte (2022), opera di cinque ore e secondo film del cineasta dedicata al caso Aldo Moro che sconvolse la vita politica italiana degli anni ’70. (aise)