A Oslo la pre-premiere de ”La Chimera” di Alice Rohrwacher

OSLO\ aise\ - Il Gimle kino di Oslo ospiterà martedì 18 giugno, alle ore 17.30 locali, la pre-premiere de ”La Chimera” di Alice Rohrwacher, organizzata in collaborazione con Mer Film, Istituto Italiano di Cultura e NF kino.
”La Chimera” (2023) è una fiaba romantica, affascinante e vivace degli anni 1980 in Italia. Ad introdurre il film sarà Paola Burigana Graff, storica dell’arte e guida al Museo Nazionale Norvegese.
L’evento fa parte della rassegna “Fare Cinema” dedicata ai mestieri del cinema e alla promozione dell’industria cinematografica italiana nel mondo. La rassegna è un’iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con la rete di Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura.
Tuscia, anni '80, a Riparbella un gruppo di tombaroli si guadagna da vivere trafugando reperti etruschi. Tra di loro vi è anche Arthur, il giovane inglese protagonista della storia ancora molto legato alla defunta amata Beniamina, che ha la capacità soprannaturale di percepire il punto in cui si trovano antiche tombe etrusche. Arthur conosce Italia, una ragazza brasiliana con cui inizia una relazione. Il protagonista guida la banda di tombaroli a ritrovare un corredo funerario che gli permette di saldare almeno in parte il suo debito con Spartaco, un ricettatore di reperti archeologici. La banda di tombaroli, grazie alle capacità di Arthur, effettua un secondo ritrovamento, stavolta molto più remunerativo. Italia, che è con loro, minaccia di chiamare la polizia se non interrompono di profanare quel luogo sacro, ma viene allontanata.Entrano tutti nella camera sepolcrale e trovano la statua di una dea che potrebbe renderli ricchi. Mentre sono nel sottosuolo, si accorgono che sono sopraggiunte sul posto varie automobili dotate di girofaro. Credendo si tratti delle forze dell'ordine informate da Italia sono costretti a scappare, portando con loro solo la testa della statua. Arthur ed il resto della banda successivamente scoprono che le automobili erano solamente camuffate ed in realtà erano altri tombaroli che lavoravano per Spartaco e che portano al ricettatore la preziosa statua senza testa. Quindi la banda raggiunge il panfilo nel momento in cui "Spartaco", in realtà una donna, sta battendo all'asta la statua, e nell'accesa discussione che ne deriva Arthur getta la testa della statua in mare. Arthur, ormai solo, si ricongiunge brevemente con Italia, per poi tornare a fare il tombarolo, attività che evidentemente lo fa sentire vicino alla defunta Beniamina. Effettua un ritrovamento ma mentre scende nel sottosuolo facendosi luce con una candela, un crollo improvviso lo uccide. Dopo alcuni istanti di buio appare Arthur che riaccende la candela e si addentra nella camera sepolcrale fino a trovare un filo rosso che pende dal soffitto. Si tratta dello stesso filo rosso che all'inizio del film, dipanandosi dal vestito di Beniamina rimane impigliato nel suolo. Arthur tira il filo verso il basso e dal punto del soffitto da cui esce il filo si apre uno spiraglio di luce.
“La Chimera”, scritto e diretto da Alice Rohrwacher, è il terzo e ultimo capitolo di una trilogia iniziata con “Le meraviglie”, nel 2014, e proseguita con “Lazzaro felice”, nel 2018, intenta a investigare il passato e il nostro rapporto con esso.
Il film è stato presentato in anteprima in concorso alla 76esima edizione del Festival di Cannes, dove ha vinto il premio AFCAE e ha ottenuto pareri molto positivi da parte della critica. (aise)