Amburgo: all'IIC l'incontro del "Caffè letterario" sul romanzo "Macello" di Maurizio Fiorino

AMBURGO\ aise\ - Si terrà domani, martedì 20 febbraio, alle ore 19.00 presso l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo, l’incontro della rubrica “Caffè Letterario”, dedicato agli appassionati di letteratura italiana. Tema dell’incontro, il romanzo “Macello”, di Maurizio Fiorino (2021, E/O), tradotto in tedesco con il titolo “K.O.” ed edito dalla casa editrice nonsoloVerlag di Friburgo.
Gli incontri del “Caffè Letterario” si tengono in italiano e tedesco – generalmente una volta al mese – e danno la possibilità a chi legge volentieri libri italiani di incontrarsi per discutere su un libro letto a casa e scelto durante il precedente incontro, scambiarsi opinioni, cercare nuove ispirazioni, decidendo insieme i prossimi libri da leggere e discutere.
La partecipazione agli incontri del Caffè Letterario è gratuita ma è richiesta la registrazione sul portale Eventbrite a questo link: CaffeLetterario_Februar24.eventbrite.de.
Maurizio Fiorino, col suo romanzo vuole trasportare i lettori in una periferia di un Sud arcaico, fatto di esistenze disperate che non hanno paura di mostrare i loro abissi interiori.
Anni '70, siamo a Bagnamurata, un minuscolo paese periurbano di un Sud scabroso e arcaico. Biagio cerca in tutti i modi una via di scampo: figlio unico e orfano di madre, viene cresciuto da Bruno, il macellaio del paese, nonché un uomo prigioniero dei propri silenzi, come tanti personaggi del romanzo, cani sciolti divorati dal bisogno di lasciare un segno, anche disperato, della propria esistenza. C'è Vittorio, il vecchio “vizioso” del paese che paga i ragazzini in cambio di rapporti squallidi e umbratili. Lia, la vicina di casa che pratica bassa magia fino a diventarne ossessionata. Poi Elsa, l'unica donna che sembra in grado di amare suo padre ma che, con la stessa rapidità con la quale si infila nella loro vita, così scompare. E Sara, una vecchia compagna delle scuole elementari che il protagonista finirà per sposare e che proverà, invano, a rendere felice. Infine lui, Alceo, un giovane sognatore che farà respirare a Biagio l'unico istante di tregua di quel mondo-tritacarne dentro il quale, prima o poi, si finisce dentro. Scavando all'interno di ogni singola frase con una scrittura capace di riempirti i polmoni d'aria e di toglierti il fiato un attimo dopo, Fiorino traccia un ritratto emozionante di quelle esistenze che, prima di essere messe al mondo, sembrano essere state imbottite di esplosivo. Senza sconti e con lucidità spiazzante, ci mostra gli abissi emotivi che ognuno di noi si porta dentro e che, come la lama sottile di un coltello, insistono sempre attorno alla stessa ferita, rendendola un'inarginabile e dolorosa crepa dentro la quale non si può che guardare a sé stessi.
Maurizio Fiorino è nato a Crotone nel 1984. Dopo essere cresciuto in Calabria, si è trasferito prima a Bologna per studiare al DAMS (studi di arte, musica, teatro e cinema) e poi a New York, dove ha frequentato l'International Centre of Photography. Le sue immagini sono state esposte da diverse gallerie americane. Oggi lavora come fotografo sia negli Stati Uniti che in Italia.
Nel 2014 ha pubblicato il suo romanzo d'esordio Amodio (Gallucci), seguito due anni dopo da Fondo Gesù (Edizioni e/o). Anche Ora che sono Nato è stato pubblicato da e/o nel 2019 e da Macello nel 2021. (aise)