Arte per riflettere: all’IIC di San Francisco la prima tappa americana del progetto “Eau de Eau”

SAN FRANCISCO\ aise\ - Arte, provocazione e riflessione sulla crisi idrica. In occasione della XXI Giornata del Contemporaneo, promossa dall’Amaci con la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri, l’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco ha presentato il progetto “Eau de Eau”.
Il 7 ottobre l’Istituto ha, infatti, ospitato la prima tappa americana del tour internazionale di “Eau de Eau”, progetto visionario ideato dagli artisti concettuali italiani Max Paperschi e Arianna Bonucciò.
“Eau de Eau” ha conquistato il pubblico della Bay Area con la sua forza visiva e la sua ironia tagliente. L’opera, che adotta il linguaggio accattivante della cosmetica di lusso solo per sovvertirlo, ha saputo colpire nel segno trasformando un oggetto del desiderio in un potente strumento di riflessione.
Il protagonista dell’installazione è un elegante flacone dal design sofisticato, che riproduce in tutto e per tutto il linguaggio visivo dell’industria del lusso. Il suo contenuto costringe però lo spettatore a riflettere sulla crisi globale dall’acqua e sul valore reale di una risorsa tanto essenziale quanto data per scontata.
Attraverso un’estetica accattivante e una provocazione intelligente, “Eau de Eau” si è rivelato un progetto di grande impatto, capace di mettere in discussione le nostre abitudini di consumo e il rapporto, spesso superficiale, che abbiamo con ciò che dovrebbe essere considerato sacro: l’acqua.
Il pubblico di San Francisco ha risposto con entusiasmo e curiosità, dando vita a un dibattito vivace su sostenibilità, arte e responsabilità collettiva.
“Eau de Eau” prosegue ora il suo percorso internazionale, portando con sé un messaggio urgente e universale, reso ancora più potente dal linguaggio universale dell’arte, che, nelle sale dell’Istituto Italiano di Cultura, diviene spazio di dialogo e consapevolezza, oltre che di espressione creativa. (aise)