Avant que Nature meure: il libro di Silvia Cini all’IIC di Monaco

MONACO DI BAVIERA\ aise\ - L’Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera ospiterà mercoledì prossimo, 4 giugno, la presentazione del libro di Silvia Cini “Avant que Nature meure”, edito da Quodlbet. L’incontro, alla presenza dell’autrice, inizierà alle 19.00, con traduzione simultanea, in lingua italiana e tedesca.
Il lavoro di ricerca e mappatura delle orchidee spontanee che crescono nelle aree metropolitane ha costituito il centro generativo del progetto Avant que nature meure – tra i vincitori dell’XI edizione dell’Italian Council, il programma di promozione internazionale per l’arte contemporanea italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura – di cui il libro offre un resoconto e apre a nuove riflessioni, ripercorrendone il lungo percorso di realizzazione, articolato in mostre, conversazioni, talk, workshop, azioni e performance.
Marciapiedi, aiuole sparti traffico, parcheggi, fermate della metropolitana, spazi interstiziali di flora sinantropica, luoghi di confine tra incuria e iper-antropizzazione, bordi non addomesticati della città, sono il campo di ricerca dell’artista Silvia Cini; zone, talvolta di degrado, che custodiscono la biodiversità e con essa la metafora silenziosa della convivenza.
“Per anni ho cercato nella vastità del superorganismo urbano, olobionte interconnesso tra più sistemi interdipendenti, microscopiche orchidee spontanee, non solo per la loro straordinaria bellezza, ma soprattutto per il messaggio insito nel loro modo di esistere, il rapporto di simbiosi con le ife dei funghi, alle quali donano nutrienti che queste non potrebbero sintetizzare e dalle quali ricevono enzimi che permettono lo sviluppo del seme e della pianta, una forma di muto appoggio: sono perché donano e ricevono”, scrive Cini. “La loro tutela è centrale quanto l’atto di portare questo invisibile ai nostri occhi distratti dal fare quotidiano: nascono per questo le mie piccole sculture segnasfalcio, processi galvanoplastici di orchidee, prototipi per segnali da porre nei luoghi di fioritura. Non solo opere in sé, ma azioni affinché si possa tutelare quella parte di natura resistente. Cambiare le tempistiche di sfalcio è una chiave di svolta per preservare non solo le specie vegetali, ma con loro una catena che parte dagli impollinatori ed arriva al miglioramento della temperatura”.
Silvia Cini è artista e docente all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove insegna Didattica della multimedialità. Dalla fine degli anni Novanta pone come centro della propria pratica artistica l’ecosistema, prendendone in analisi specifici elementi e compiendo una trasposizione simbolica nei rapporti interpersonali e sociali.
Nel suo svolgersi, Avant que nature meure ha collaborato con istituzioni culturali e museali come l’Hungarian Garden Heritage Foundation e l’ELTE Botanical Garden a Budapest, Careof a Milano, MAMbo a Bologna, PAV Parco Arte Vivente a Torino, Kunstraum München – En Plein Air a Monaco, l’Istituto di Cultura Italiana a Budapest e l’Istituto di Cultura Italiana a Monaco di Baviera, portando avanti una riflessione ecocentrica che ha coinvolto botanici, studiosi dell’ambiente ed antropologi, artisti, storici dell’arte, urbanisti, curatori, in un dialogo scandito dai diversi approcci disciplinari delle environmental humanities.
Curato da Alessandra Pioselli, docente, critica d’arte e curatrice, il volume annovera i contributi di Carla Subrizi, Professoressa di Storia dell’Arte Contemporanea presso Sapienza Università di Roma e Presidente della Fondazione Baruchello, Michele Cerruti But, urbanista, docente al Politecnico di Torino e Coordinatore Accademico di Accademia Unidee – Fondazione Pistoletto, Carlo Fratarcangeli, Dottore di Ricerca in Biologia Evoluzionistica ed Ecologia, collaboratore tecnico presso l’Orto Botanico di Sapienza Università di Roma e di Riccardo Venturi, docente di Teoria e Storia dell’Arte all’Università Pantheon Sorbonne di Parigi.
L’ingresso è libero, ma la prenotazione obbligatoria tramite Eventbrite. (aise)