“Benares. Atlante del XXI secolo”: Paulo Barone presenta il suo libro all’IIC di New Delhi

NEW DELHI\ aise\ - Benares è un luogo rinomato: per i palazzi che si specchiano nelle acque del Gange, per le scalinate in pietra, meta costante di pellegrinaggio, per le pire funerarie che bruciano lungo il fiume giorno e notte, per i vicoli dove s’incrociano tutti i maggiori orientamenti religiosi della storia, per la sua cultura millenaria nelle cui maglie l’India intera trova posto. Prende, tuttavia, il nome di Benares anche il momento in cui le cose raggiungono il culmine delle loro possibilità espressive, il momento in cui esse, ormai del tutto esposte, restano in bilico subito prima di precipitare, il momento dei fiori che, perfettamente fioriti, sono già sul punto di appassire. In quel momento le cose sfuggono dalla loro configurazione abituale e pur essendo ancora lì è come se fossero già svanite. Esse non sono più figure che scorrono nel tempo ma lampeggiamenti fermi sul posto; non più presenze piene e rotonde ma cose che sopravvivono al margine di quel che sono, che si perdono di colpo nella rimanenza, nel residuo di loro stesse; non più forme storiche o concettuali ma immagini uniche e incomparabili. Ecco perché, quando il mondo intero raggiunge il suo momento culminante, Benares è anche l’Atlante vivente nelle cui pagine tutte le cose, via via, si ritrovano.
Benares. Atlante del XXI secolo” è anche il titolo del libro di Paulo Barone che verrà presentato il 12 marzo, dalle ore 18.30 alle 20.00, a New Delhi nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura. Sarà presente l’autore.
Paulo Barone vive e lavora a Milano. Ha pubblicato tra l’altro: Età della polvere. Giacometti, Heidegger, Kant, Hegel, Schopenhauer e lo spazio estetico della caducità (Marsilio, 1999); Lo junghismo. Sfiguramento e resti della vita psichica(Cortina, 2004); Spensierarsi. Raimon Panikkar e la macchina per cinguettare (Diabasis, 2007); Mystical Survival. The Geography of the Infinitely Near (Pilgrims, 2012); Utopia del presente (Mimesis, 2012). Nel 2019, con nottetempo, ha pubblicato “Benares”. (aise)