Docufilm italiani al DocPoint di Helsinki

HELSINKI\ aise\ - Fondato nel 2001, DocPoint è uno dei più grandi festival di documentari nei paesi nordici. In Finlandia è l’unico festival dedicato esclusivamente ai documentari e una volta all’anno presenta più di un centinaio dei migliori e più interessanti docu-film provenienti da tutto il mondo e dalla Finlandia. Il programma comprende sia film premiati ai festival internazionali sia piccole perle sperimentali conosciute da pochi. DocPoint mira così a presentare i vari modi di raccontare storie e interpretare il mondo attraverso il cinema documentaristico, desidera generare idee, portare avanti discussioni e creare una comunità attraverso proiezioni, tavole rotonde ed eventi di settore.
Quest’anno al festival, che si terrà dal 30 gennaio al 4 febbraio, verranno proiettati, grazie alla collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura, tre documentari italiani: “After the Bridge” di Davide Rizzo e Marzia Toscano, “Taxibol” di Tommaso Santambrogio e “Geology of Separation” di Yosr Gasmi e Mauro Mazzocchi.
Nel 2017 la Gran Bretagna è stata teatro di numerosi attacchi terroristici jihadisti: a giugno, tre uomini alla guida di un furgone hanno investito dei pedoni sul London Bridge, continuando il loro massacro a coltellate al Borough Market, prima di essere catturati e uccisi dalla polizia. Pochi giorni dopo l’accaduto, Valeria, italiana di nascita che si era convertita all’Islam in età adulta per crescere la sua famiglia in Marocco, apprese che suo figlio, Youssef, fu proprio uno dei fautori degli attentati. Di questo parla “After the Bridge”, il docufilm di Davide Rizzo e Marzia Toscano, che sarà proiettato giovedì 1 febbraio, alle ore 18:00, e sabato 3, alle 19:00, presso il Tennispalatsi 3.
Giovedì 1 e venerdì 2 febbraio, alle 17:00, rispettivamente al Kulttuurikasarmi 3 e al Kino Regina, sarà invece presentato “Taxibol” di Tommaso Santambrogio. Il regista filippino, Lav Diaz, si reca a Cuba per andare alla ricerca di un generale che commise atrocità durante il regime dittatoriale di Ferdinand Marcos. Si vocifera che il generale si nasconda nelle campagne cubane e gestisca una fattoria sotto falsa identità.
Infine “Geology of Separation” di Yosr Gasmi e Mauro Mazzocchi è un film che racconta la storia di un richiedente asilo, un’infinita attesa interrotta da occasionali battaglie con la burocrazia, vagabondaggio e solitudine. I personaggi principali sono Abderhaman fuggito dalla Libia e Laly la cui origine non è citata. Entrambi hanno richiesto asilo in Italia e trascorrono il loro tempo con dei loro coetanei in un ostello vicino al confine francese. Le proiezioni si terranno mercoledì 31 gennaio, alle ore 16:00, al Cinema Orion e domenica 4 febbraio, alle 19:00, al Kinopalatsi 6. (aise)