“Gabriele Basilico. Roma”: a Praga lo sguardo del Maestro sulla città eterna

PRAGA\ aise\ - Apre oggi, 21 febbraio, al pubblico nelle sale dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga la mostra “Gabriele Basilico. Roma”, promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporenaea del Ministero della Cultura in collaborazione con il MUFOCO - Museo di Fotografia Contemporanea e l’Archivio Gabriele Basilico, con il patrocinio dell’Ambasciata di Italia a Praga.
Con una selezione di 60 opere che spaziano dai lavori degli anni Ottanta ai progetti più recenti, dal bianco e nero - che tanto lo ha reso celebre - al colore, l’esposizione presenta un inedito spaccato sulla ricerca visiva di Gabriele Basilico e sul suo legame con Roma, dove il grande maestro della fotografia italiana svolse venti incarichi professionali tra il 1985 e il 2011.
A cura di Matteo Balduzzi del MUFOCO e Giovanna Calvenzi dell’Archivio Gabriele Basilico, il percorso narrativo, pensato appositamente per gli spazi suggestivi dell’Istituto, un edificio seicentesco sede per secoli della Congregazione Italiana di Praga, si snoda secondo un ordine sostanzialmente cronologico, ripercorrendo le principali occasioni di indagine sulla Città eterna da parte di Gabriele Basilico. La Sala capitolare e il foyer accolgono una selezione di fotografie realizzate fino all’anno Duemila, caratterizzate dalla compresenza di architettura civile e monumentale nel tessuto edilizio della città e dallo studio su importanti esempi di architettura razionalista; mentre la Cappella barocca ospita i nuclei di immagini più recenti, ordinati secondo temi architettonici o visivi, dalla città romana a quella rinascimentale e secentesca, fino all’architettura contemporanea dove compare in maniera insolita e sorprendente anche la figura umana. In una sezione del percorso espositivo sono altresì inserite le opere a colori realizzate dal maestro lungo il corso del Tevere. L’esposizione è arricchita dalla presenza di wallpaper che consentono di apprezzare alcune immagini riprodotte in grande formato e di ristampe di provini a contatto, relativi a tre importanti progetti di indagine sulla città che mostrano la metodologia di lavoro del fotografo.
“Gabriele Basilico. Roma” arriva a Praga come prima tappa estera dopo il successo ottenuto al Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps dove, visto il grande riscontro di pubblico nei mesi di dicembre e gennaio, la mostra è stata prorogata fino al 4 maggio 2025. Il progetto è stato fortemente voluto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, diretta da Angelo Piero Cappello, proprio per rendere omaggio al grande fotografo in occasione degli ottant’anni dalla nascita.
Su proposta dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga e in stretta collaborazione con il MUFOCO e l’Archivio Gabriele Basilico, la mostra è stata selezionata tra i progetti vincitori dell‘avviso pubblico per la promozione della fotografia italiana all’estero promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea, unitamente a un ricco programma di iniziative a carattere divulgativo e didattico, volto a far conoscere l’opera di Gabriele Basilico e ad avvicinare il pubblico ceco alla fotografia italiana.
Nell’ambito di tale programma, ieri, 20 febbraio, l’Istituto ha organizzato in sede una conferenza stampa e una lectio magistralis del curatore Matteo Balduzzi rivolta agli studenti della UMPRUM e dell’Art and Design Institute di Praga. Nel pomeriggio, è stato presentato il volume “Gabriele Basilico. Roma” edito da Electa, introdotto dalla direttrice dell’IIC Marialuisa Pappalardo, con gli interventi dei tre curatori del volume, Angelo Piero Cappello, Matteo Balduzzi e Giovanna Calvenzi e di Davide Rondoni e Gabriella Guerci, rispettivamente presidente e direttrice del MUFOCO.
Al vernissage dell’esposizione sono poi intervenuti, insieme alla direttrice Pappalardo, anche l’ambasciatore d’Italia nella Repubblica Ceca Mauro Marsili, la direttrice del MUFOCO Gabriella Guerci, il curatore Matteo Balduzzi e Gianni Nigro, responsabile dell’Archivio Gabriele Basilico.
I curatori hanno posto l’accento sul connubio tra Roma e la ricerca artistica del grande fotografo, in quanto “alcuni degli elementi di maggior interesse per Basilico trovano nella Capitale una sorta di apoteosi: la stratificazione di epoche e stili diversi, innanzitutto, la compresenza di elementi eterogenei, la dialettica tra emergenze monumentali e tessuto edilizio ordinario, il gioco dei volumi, l’equilibrio tra pieni e vuoti”.
A conclusione dell’inaugurazione, la direttrice Marialuisa Pappalardo ha espresso una particolare soddisfazione “per la straordinaria collaborazione avviata con la Direzione Generale Creatività Contemporanea, il MUFOCO e l’Archivio Gabriele Basilico, grazie a cui oggi, in Istituto, possiamo riscoprire Roma attraverso lo sguardo di uno dei grandi maestri della fotografia italiana“. Insieme a Gabriella Guerci, ha altresì annunciato il lancio nei prossimi giorni di un nuovo progetto congiunto con il MUFOCO: “Metamorfosi”, un’open call che offrirà ad artisti italiani l’opportunità di svolgere una residenza d’artista presso l’Istituto Italiano di Cultura di Praga nell’autunno 2025.
“Gabriele Basilico. Roma” sarà visitabile ad ingresso gratuito fino al 3 maggio, dal martedì al sabato, dalle ore 11 alle 19. Il programma di iniziative collegate all’esposizione proseguirà nella settimana dal 12 al 15 marzo, con diversi laboratori di fotografia per bambini, adolescenti e adulti e una sessione particolare dedicata alle famiglie.
Dopo la laurea in architettura nel 1973, Gabriele Basilico (1944 – 2013) si dedica con continuità alla fotografia. La forma e l’identità delle città e i mutamenti in atto nel paesaggio urbano sono fin dagli esordi i suoi ambiti di ricerca privilegiati. Nel corso della sua carriera Basilico ha prodotto moltissimi lavori di documentazione di città in Italia e all’estero, e realizzato un ampio numero di mostre e di libri personali. Considerato un indiscusso maestro della fotografia contemporanea, ha esposto in molti Paesi e ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Ha inoltre intrecciato il suo instancabile interesse per le trasformazioni del paesaggio urbano con attività seminariali, lezioni, conferenze e riflessioni scritte. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni internazionali, pubbliche e private. Nel 2023-2024 la città di Milano gli ha dedicato due grandi mostre, alla Triennale Milano e a Palazzo Reale, con il titolo comune Le mie città. (aise)