Guido Rimonda e la Camerata Ducale chiudono il Festival Terras sem Sombra in Portogallo
LISBONA\ aise\ - Nei giorni scorsi si è conclusa la 20ª edizione del prestigioso Festival Terras sem Sombra, la rassegna internazionale di musica classica che si svolge da giugno a novembre in chiese, conventi e spazi storico-artistici dei diversi comuni della regione dell’Alentejo, in Portogallo.
L’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, che ha promosso anche gli altri concerti italiani in collaborazione con il Festival, ha suggellato l’anno dedicato all’Italia con uno straordinario concerto del Maestro Guido Rimonda, virtuoso del violino, e della Camerata Ducale presso lo storico Teatro Municipale Pax Julia di Beja.
La Camerata Ducale, in formazione quintetto con gli interpreti Francesca Ripoldi, Giuseppe Locatto, Daniele Valabrega, Arianna Di Martino e Edoardo Dolci, diretta dal Maestro Rimonda, ha emozionato il folto pubblico presente in sala che, al termine del concerto, gli ha tributato applausi calorosissimi che l’ensemble ha ricambiato con diversi bis.
Guido Rimonda, che si è esibito con il suo Stradivari del 1721, ha aperto la serata con le musiche di Antonio Vivaldi, Giuseppe Tartini e Niccolò Paganini per culminare con una summa delle opere più significative di Giovanni Battista Viotti, geniale innovatore della tecnica violinistica, del quale Rimonda è riconosciuto oggi come l’artefice della sua riscoperta ed il suo più importante interprete.
Geniale innovatore della tecnica violinistica e fondatore della “scuola moderna”, Viotti fu interprete e compositore ammirato all'epoca da Mozart, Haydn e Beethoven. Capace di affascinare sovrani come Maria Antonietta, Caterina II e Federico il Grande, aprì la via all'avvento di Paganini e, tra l'altro, sviluppò l'arco moderno, ovvero quello oggi utilizzato da ogni violinista. Compose 32 Concerti per violino e orchestra, tra i vertici della musica a cavallo tra Settecento e Ottocento.
L’Associazione Camerata Ducale, fondata nel 1992 per iniziativa di Guido Rimonda e Cristina Canziani, è nata a coronamento di una lunga ricerca storico-musicale sul periodo a cavallo dei secoli XVII-XVIII e prima formazione musicale dedicata a valorizzare l’opera di Giovanni Battista Viotti (1755-1824), originario di Fontanetto Po nei pressi di Vercelli, di cui ricorrono quest’anno i 200 anni dalla morte.
È stato il ritrovamento di importanti partiture di questo autore a richiedere la nascita di un gruppo di musicisti che si interessasse allo studio delle sue composizioni e desse nuova vita alla sua musica. Dall’orchestra è nato nel 1998 il Viotti Festival di Vercelli, una rassegna annuale ormai giunta alla XXVI edizione e che ha ormai raggiunto lo status di stagione di livello internazionale.
Il concerto è stato reso possibile grazie al sostegno del CIDIM Comitato Nazionale Italiano Musica, nell’ambito del progetto Suono Italiano che gode del contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo. (aise)