La fotografa e giornalista Augusta Conchiglia a Lisbona con l’Istituto Italiano di Cultura

©Augusta Conchiglia, Fábrica de descasque de caju. Giugno 1974. Periferia di Maputo. Mozambico.
LISBONA\ aise\ - Oggi e domani, 21 e 22 novembre, la fotografa e giornalista Augusta Conchiglia sarà a Lisbona su invito dell’Istituto Italiano di Cultura per la chiusura della mostra collettiva di fotografie “Venham mais cinco”, curata dal cineasta brasiliano Sérgio Tréfaut e dedicata, come recita il sottotitolo, allo "sguardo straniero sulla rivoluzione portoghese" del biennio 1974-1975.
La mostra, inaugurata lo scorso 23 maggio e visitata da oltre 25.000 persone nei sei mesi di apertura, raccoglie 200 immagini in grande formato realizzate da alcuni tra i più importanti fotoreporter internazionali, testimoni della Rivoluzione dei Garofani e del processo di decolonizzazione portoghese tra il 1974 e il 1975. Uno sguardo esterno, quello degli stranieri, che oggi si rivela essenziale per restituire complessità e profondità visiva a uno dei capitoli cruciali della storia europea del Novecento. Un patrimonio rimasto inaccessibile in Portogallo per 50 anni, restituito al pubblico in un’operazione di recupero storico e culturale.
Augusta Conchiglia, che arriva nella capitale portoghese proveniente da Luanda, dove si è recata per il cinquantenario dell'indipendenza angolana commemorato lo scorso 11 novembre, prenderà parte, nel pomeriggio di venerdì 21 novembre a una visita guidata alla mostra, mentre sabato 22 novembre incontrerà il pubblico di Piena, la libreria italiana di Lisbona, nel corso di una conversazione con la storica Giulia Strippoli.
Le sue fotografie presenti nella collettiva di Lisbona documentano le campagne africane anticoloniali di cui è stata testimone, in particolare dopo aver partecipato, nel 1968, alla realizzazione per la Rai di un documentario sulla guerra di liberazione dell'Angola. Le sue immagini dei combattenti che marciavano con bastoni al posto delle armi attirarono l’attenzione della comunità internazionale e, da quell’esperienza, nacque il libro “Guerra di popolo in Angola. Reportage fotografico realizzato con i partigiani del MPLA” (1969) e, successivamente, il documentario “A proposito dell'Angola” (1973), realizzato insieme al regista RAI Stefano de Stefani nel 1973.
Corrispondente della rivista francese Afrique Asie e della sua edizione inglese Africasia, ha inoltre collaborato con centri di studi africani in Nigeria e in Sudafrica, oltre che con altre testate francesi, tra cui Le Monde diplomatique. L’Africa australe, i paesi africani di lingua portoghese, il Burkina Faso e il Ghana rappresentano i suoi principali ambiti di interesse. (aise)