Montreal: l’IIC porta 4 artisti italiani alla 26° edizione del MUTEK

MONTREAL\ aise\ - L’Istituto Italiano di Cultura di Montreal, in Canada, porterà 4 artisti italiani alla 26° edizione del MUTEK, Festival Internazionale della Creatività Digitale e della Musica Elettronica.
Si chiamano Valentina Magaletti, Gadi Sassoon, Guido Zen e Davide Quayola e saranno protagonisti con i loro progetti musicali tra il 19 e il 22 agosto nella città canadese.
Questi gli appuntamenti: Valentina Magaletti, con Expérience 1. A partire da martedì 19 agosto alle ore 17.00, la rassegna offre un’ampia gamma di spettacoli musicali, con artisti emergenti locali e internazionali che riflettono l’apertura estetica del festival e incoraggiano un incontro naturale tra pubblico, stili e ritmi.
Poi, Nocturne 1, mercoledì 20 agosto alle 22.00, alla Société des arts technologiques. Guidati da un comune istinto per l’esplorazione, Valentina Magaletti e upsammy scolpiscono paesaggi sonori immersivi e finemente strutturati, tra ritmo, suono e spazio. I confini sfumano, l’elettronica si deforma, le percussioni respirano e gli strati sonori si ricompongono tra movimento e atmosfera. Questa performance offre un primo assaggio del loro prossimo album collaborativo.
Poi Nocturne 2, giovedì 21 agosto, ore 22.30, sempre presso la Société des arts technologiques. Il trio Holy Tongue, composto da Valentina Magaletti, Al Wootton e Susumu Mukai, offre performance libere ed elettrizzanti, con percussioni pure, improvvisazioni jazz e bassi cavernosi. Un’esperienza musicale che dissolve i confini tra i generi in un impeto imprevedibile, che emoziona ed esalta.
In Hypercast, Gadi Sassoon, compositore e artista transdisciplinare con sede a Milano, Portrait XO e l’agente sintetico 555n, creano un incontro sorprendente tra intuizione umana e creatività algoritmica, mischiando canto sperimentale, violino live e sonificazione con IA.
Infine, A/Visions 1, venerdì 22 agosto, ore 18.15 presso il Théatre Maisonneuve de la Place des Arts.
Nella performance live, in uno spazio immenso, Abul Mogard (un progetto musicale di Guido Zen, artista italiano di base a Roma) e Grand River sviluppano paesaggi sonori lenti e risonanti, da cui emerge un sottile equilibrio tra grandiosità operistica e semplicità diffusa. Trame dense e ritmi elusivi riecheggiano in un magistrale gioco di contrasti che ci invita ad ascoltare la nostra voce interiore.
L’artista italiano Quayola presenta Luce, una performance unica che celebra il centenario dell’Archivio Luce, uno degli archivi audiovisivi più ricchi al mondo. Utilizzando immagini d’archivio, compone quadri algoritmici liberati dal loro peso iconografico o sociale, rendendoli forme pure. Il risultato è al contempo un tributo e una critica che mostra la potenza della tecnologia come forza motrice estetica e la sua fondamentale incapacità di ricreare la cognizione umana.
Fondato nel 2000, MUTEK si dedica alla presentazione di musica elettronica dal vivo e performance audiovisive in tempo reale, rendendolo una delle poche vetrine in Nord America per tali innovazioni. Dopo 20 anni di esistenza, il mandato pionieristico del festival è maturato e rimane il suo impegno nei confronti delle continue mutazioni e variazioni della creatività digitale contemporanea, con occhi e orecchie sempre puntati sul futuro. (aise)