“Nostalgica utopica futura”: Marco Fusi e Patricia Alessandrini in concerto a Stanford
SAN FRANCISCO\ aise\ - “Nostalgica utopica futura” è il titolo del concerto che si terrà il 20 aprile, alle ore 16:30, presso il Bing Concert Hall Studio di Stanford, in California, con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco.
In una performance speciale alla Stanford University, il violinista Marco Fusi accompagnato da Patricia Alessandrini all’elettronica eseguirà “La lontananza nostalgica utopica futura” di Luigi Nono, seguito da un proprio omaggio a Nono, sotto forma di un breve preludio improvvisato, intitolato “Prossimità, distanza”.
Questa performance e il suo preludio sono stati sviluppati dai due artisti durante una residenza presso il Curtis R. Priem Experimental Media and Performing Arts Center (EMPAC).
Il concerto del 20 aprile fa parte delle celebrazioni per i 50 anni del Centro per la ricerca informatica in musica e acustica (CCRMA) di Stanford ed evidenziano l’impegno del centro nel fondere la musica con la tecnologia all’avanguardia.
“La lontananza nostalgica futura” è emblematica dell’approccio innovativo di Nono alla composizione, poiché intreccia il violino dal vivo con elementi elettronici preregistrati per esplorare nuovi territori sonori. “La lontananza nostalgica utopica futura” si distingue per il suo uso unico dello spazio e del suono, creando un’esperienza uditiva coinvolgente che sfida le percezioni convenzionali della musica. Attraverso la collaborazione di Fusi e Alessandrini, la performance mira a catturare l’essenza della visione di Nono, creando un’esperienza immersiva accessibile al pubblico contemporaneo. Questo concerto è un’opportunità per assistere a un pezzo che riflette sulle possibilità di innovazione ed espressione musicale, sullo sfondo di mezzo secolo di progressi del CCRMA nel campo della musica informatica.
Patricia Alessandrini è una compositrice/artista del suono che crea composizioni, installazioni e situazioni performative, molto spesso interattive. Attraverso questi formati intermedi, si impegna attivamente con il repertorio di musica da concerto e con questioni di rappresentazione, interpretazione, percezione e memoria. Le sue opere sono spesso collaborative e affrontano questioni sociali e politiche. I suoi lavori sono stati presentati nelle Americhe, in Asia, in Australia e in oltre 15 paesi europei, in festival come Archipel, Donaueschinger Musiktage, Electric Spring, Huddersfield Contemporary Music Festival, Heidelberger Frühling, Gaudeamus, Mostly Mozart, Musica Strasburgo, Rainy Days, Ruhrtriennale, Biennale di Salisburgo, TimeSpans, Wien Modern e Wittener Tage für neue Kammermusik. È anche un’interprete e improvvisatrice di elettronica dal vivo, collabora con Katie Porter, Heather Roche, Riot Ensemble, Tiptoe Ensemble e altri artisti, e progetta e costruisce le proprie interfacce e strumenti elettronici. È stata compositrice residente presso l’International Contemporary Ensemble nel 2012 e nel 2015-6 è stata protagonista della serie Sound Kitchen dell’Ensemble InterContemporain alla Gaîté lyrique. Ha studiato composizione ed elettronica al Conservatorio di Bologna, al Conservatorio di Strasburgo e all’IRCAM, e ha conseguito un dottorato di ricerca presso la Princeton University e il Sonic Arts Research Center (SARC) Queens University Belfast. Ha insegnato Composizione assistita da computer presso l’Accademia Musicale Pescarese, Composizione con tecnologia presso la Bangor University, come docente di Sonic Arts presso Goldsmiths, e attualmente svolge ricerca, inclusa la progettazione di strumenti per prestazioni inclusive, presso il CCRMA. Fa parte del consiglio internazionale di Share Music & Performing Arts. I suoi lavori sono pubblicati da Babelscores e possono essere consultati su patriciaalessandrini.net. Il suo CD di opere per ensemble ed elettronica del Riot Ensemble è stato pubblicato nell’ottobre 2023, e un secondo CD sarà pubblicato da Another Timbre nel 2024, con registrazioni dell’Arditti Quartet, Ensemble Itinéraire, Earplay Ensemble e altri. Le è stata assegnata una borsa di studio Guggenheim nel 2021-22.
Marco Fusi è un violinista/violista, un ricercatore nell’esecuzione musicale e un appassionato sostenitore della musica del nostro tempo. Tra le numerose collaborazioni con compositori emergenti e affermati, ha eseguito in prima assoluta opere di Jessie Marino, Giacinto Scelsi, Yu Kuwabara, Salvatore Sciarrino e Kristine Tjøgersen, tra gli altri. Marco si è esibito con Pierre Boulez, Elena Schwarz, Lorin Maazel, Susanna Mälkki, Alan Gilbert, e suona frequentemente con importanti ensemble contemporanei tra cui Klangforum Wien, MusikFabrik, Meitar Ensemble, Mivos Quartet, Ensemble Linea. Ha registrato diversi album da solista, pubblicati da Kairos, Stradivarius, Col Legno, Da Vinci, Geiger Grammofon, New Focus Recordings. Marco suona anche la viola d’amore, commissionando nuovi brani e collaborando con compositori per promuovere ed espandere il repertorio esistente per lo strumento. Dopo il Master in Violino e Composizione al Conservatorio di Milano, Marco ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Anversa / programma docARTES con una tesi sulla pratica esecutiva delle opere di Giacinto Scelsi per strumenti ad arco. Attualmente è docente di Violino al Conservatorio di Alessandria e Research Fellow presso l’Orpheus Instituut di Gent. (aise)