Pier Paolo Pasolini protagonista ad Amburgo con l’IIC in occasione del 50° dalla scomparsa

AMBURGO\ aise\ - Mercoledì prossimo, 11 giugno, a partire dalle ore 19:00, presso il cinema Metropolis di Amburgo verrà proiettato il cortometraggio del 1966 di Pier Paolo Pasolini “La Terra vista dalla Luna”.
Alla proiezione, in italiano con sottotitoli in inglese, seguirà la presentazione della graphic novel “Intervista a Pasolini” di Davide Toffolo, che aprirà un dibattito tra Fabien Vitali, traduttore della graphic novel e massimo esperto di Pasolini nei paesi di lingua tedesca, e Marco Antonio Bazzocchi, uno dei maggiori ricercatori pasoliniani in lingua italiana e autore dell’epilogo del libro qui presentato.
L’evento è organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo in collaborazione con la Galerie der Abseitigen Künste e il Cinema Metropolis, in occasione del 50° anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini.
Il cortometraggio “La terra vista dalla luna”, si compone di episodi. Uno di questi si intitola “Le streghe”, con Silvana Mangano nel ruolo della sordomuta Assurdina. Pasolini stesso negli anni a venire considerò questo cortometraggio come uno dei suoi lavori più riusciti. È senza dubbio uno dei film più divertenti e comici del poeta e regista italiano che fu brutalmente assassinato cinquanta anni fa.
Davide Toffolo, artista italiano contemporaneo, musicista, illustratore e autore della graphic novel “Intervista a Pasolini”, esplora nel suo libro l’eredità di Pasolini. Toffolo immagina una serie di incontri in cui un certo signor Pasolini – che assomiglia straordinariamente al vero Pasolini – gli parla e lo accompagna in un viaggio nei luoghi più importanti in cui il poeta ha vissuto e lavorato. Nella graphic novel di Toffolo “Intervista a Pasolini”, Pasolini diventa sempre più un mito, uno spirito guida, una figura messianica che conduce l’autore a un rinnovamento di sé stesso, in una sorta di gioco di identificazione che culmina nella consegna dello storyboard di “La terra vista dalla luna”, che Pasolini aveva scritto durante la sua vita sotto forma di fumetto a colori e che Toffolo riproduce nella sua graphic novel.
La breve presentazione del libro sarà seguita da una discussione sulle ragioni del mito di Pasolini e su quale potenziale sovversivo si celi in lui. Discuteranno assieme e con il pubblico Fabien Vitali e Marco Antonio Bazzocchi.
Fabien Vitali è un filologo romanzo e studioso di letteratura comparata, noto per le sue ricerche sull’opera di Pier Paolo Pasolini e sulla ricezione e rappresentazione dello scrittore italiano nella letteratura e nella cultura pop. Nato in Svizzera nel 1978, ha studiato Filologia Romanza presso le università di Basilea, Ginevra e Pisa. Nel 2014 ha conseguito il dottorato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, con una tesi sull’opera saggistica e sul lascito di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Ha lavorato come ricercatore presso le università di Monaco (LMU), Amburgo e Kiel, ed è attualmente affiliato al Sonderforschungsbereich (SFB), presso l'Università di Siegen. In questo contesto, Vitali analizza la ricezione di Pasolini come esempio della forza trasformativa del “popolare” nello spazio culturale e dei conflitti sociali e politici ad esso associati. È cofondatore della rivista “lettere aperte”, dedicata a prospettive critiche sulla letteratura italiana, e ha partecipato a iniziative culturali come la mostra Pasolini. Ipotesi di raffigurazione presso l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo nel 2023. Tra le sue opere si segnala anche “Vom Verschwinden der Glühwürmchen: zu Pier Paolo Pasolini”, pubblicata nel 2015, che esplora la poetica pasoliniana attraverso la metafora delle lucciole.
Marco Antonio Bazzocchi, classe 1961, è un rinomato critico letterario, saggista e professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea e Letteratura dell’età romantica presso il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna. La sua carriera accademica è iniziata con una laurea in Lettere classiche nel 1985, sotto la guida di Ezio Raimondi, seguita da un dottorato di ricerca focalizzato sul valore del mito nella poesia di Giovanni Pascoli. Bazzocchi ha dedicato ampie ricerche a figure chiave della letteratura italiana come Giacomo Leopardi, Giovanni Pascoli, Pier Paolo Pasolini e Dino Campana. I suoi studi si concentrano su temi quali la rappresentazione della corporeità nei testi letterari, il rapporto tra letteratura e antropologia e l’interazione tra parola e immagine. Tra le sue pubblicazioni più significative ricordiamo: Circe e il fanciullino. Interpretazioni pascoliane (1993); Pier Paolo Pasolini (1998); Corpi che parlano. Il nudo nella letteratura italiana del Novecento (2005); Esposizioni. Pasolini, Foucault e l’esercizio della verità (2017); Alfabeto Pasolini (2022); Spalancare gli occhi sul mondo. Dieci lezioni su Leopardi (2023). Oltre alla sua attività accademica, Bazzocchi è stato coinvolto in iniziative culturali, come la direzione artistica della Festa del Racconto di Carpi dal 2021. (aise)