“Segregazione o simbiosi? Ghetto ed ebrei di Venezia nella prima età moderna”: il Giorno della Memoria all’IIC Tokyo

TOKYO\ aise\ - Con una legge del 20 luglio 2000 l’Italia ha istituito la celebrazione del Giorno della Memoria il 27 gennaio, data della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa nel 1945. Dal 2005 il Giorno della Memoria è stato istituito anche a livello internazionale da una risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU. Si è stabilito di ricordare così le vittime della Shoah e delle leggi razziali e tutti coloro che sono andati incontro alla deportazione, alla prigionia e alla morte per motivi politici, nonché gli sforzi di coloro che si sono opposti al progetto di sterminio e hanno salvato altre vite aiutando e proteggendo i perseguitati.
In occasione del 27 gennaio vengono organizzati ogni anno incontri e momenti di narrazione e di riflessione su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati nei campi nazisti, per conservarne la memoria e perché simili eventi non possano mai più accadere.
Per il 2025, l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo ospiterà il 24 gennaio, alle ore 28.30, la conferenza del professor Tōnai TetsuyaSegregazione o simbiosi? Ghetto ed ebrei di Venezia nella prima età moderna”.
Nel marzo del 1516, il governo di Venezia decise di confinare forzatamente gli ebrei su una piccola isola che venne ribattezzata Ghetto Nuovo. Da allora, e fino alla caduta della Repubblica di Venezia alla fine del XVIII secolo, gli ebrei furono segregati all’interno di questo ghetto. Questo isolamento forzato permise loro di preservare la propria fede, cultura e usanze, ma al contempo il vivere dentro la città permise anche un contatto costante con i cristiani.
Nel corso della conferenza, utilizzando come guida il libro di Riccardo Calimani “Storia del ghetto di Venezia”, tradotto quest’anno in giapponese e pubblicato dalla casa editrice Nagoya University Press, il professor Tōnai presenterà varie caratteristiche del ghetto durante l’età moderna, le relazioni tra gli ebrei che vi abitavano e i cristiani, e rifletterà sul carattere sociale e culturale e sulle funzioni che questo spazio ha acquisito nel tempo.
Nato nel 1970 a Fukuoka, Tōnai Tetsuya consegue nel 1999 il Dottorato presso la Scuola di Studi Umanistici dell’Università di Kyoto. Attualmente è professore presso l’Area di Studi Giuridici e Letterari della Facoltà di Giurisprudenza e Lettere dell’Università di Kagoshima. Specializzato nella storia di Venezia tra Medioevo ed Età Moderna, negli ultimi anni si è concentrato in particolare sulla storia del ghetto e degli ebrei, curando la traduzione del libro di Riccardo Calimani “Storia del ghetto di Venezia“.
Tra le sue principali opere si annoverano: “Il potere e la società nella Venezia moderna” (Showado, 2005), “Introduzione alla storia sociale delle città italiane” (coautore e curatore, Showado, 2008), “Introduzione alla storia e alla cultura dell’Italia” (curatore, Minerva Shobo, 2016); ha collaborato inoltre alla traduzione de “Il commercio interculturale. La diaspora sefardita. Livorno e i traffici globali in età moderna” di Francesca Trivellato (trad. giapponese edita da Chisen Shokan, 2019). (aise)