Simone Vallerotonda e l’Ensemble “I Bassifondi” in Portogallo al Festival Terras sem Sombra in Portogallo

LISBONA\ aise\ - Secondo appuntamento italiano alla 20ª edizione del Festival Terras sem Sombra, la rassegna internazionale di musica classica in Portogallo di cui l’Italia è quest’anno il Paese ospite.
Sabato 7 settembre alle ore 21:30 presso la Chiesa di Santiago di Castelo de Vide avrà luogo il concerto “Roma 600” dell’Ensemble “I Bassifondi” di Simone Vallerotonda.
Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona e con il sostegno del CIDIM Comitato Nazionale Italiano Musica, nell’ambito del progetto Suono Italiano che gode del contributo del Ministero della Cultura - Direzione Generale Spettacolo.
Le musiche in programma rievocano la vita musicale del ‘600 in ogni suo aspetto: dalle strade, dove i cantastorie improvvisavano semplici danze, agli oratori, dove il popolo si riuniva per ascoltare le sacrae historiae, alle raffinate esecuzioni di Palazzo Barberini, in cui molti dei musicisti erano a servizio.
Improvvisazioni, ritmi e bizzarrie armoniche sono i motori che porteranno l’ascoltatore indietro nel tempo, nella Città Eterna, un grande affresco in cui l’intera gamma dei suoni brilla nel suo spirito più originario, grazie al trio “I Bassifondi”, composto da Gabriele Miracle, percussioni, Stefano Todarello, colascione, chitarra battente e sordellina, Simone Vallerotonda, arciliuto, chitarra barocca e direzione.
Da un’idea di Simone Vallerotonda nasce l’ensemble “I Bassifondi” che propone la musica del XVII e XVIII secolo per liuto, arciliuto, tiorba e chitarra barocca, con l’accompagnamento del “basso continuo”. Tutti i più importanti liutisti e chitarristi dell’epoca, suonavano la loro musica “condividendola” con altri strumenti. L’esigenza di creare un comune linguaggio esecutivo e improvvisativo, spinge I Bassifondi a proporre autori meno noti del mondo degli strumenti a pizzico, ma non meno importanti, restituendoli nella loro autenticità. Una profonda ricerca delle fonti musicali, corde in budello, manuali di diminuzioni, consapevole di non raggiungere mai la Verità, spinge l’ensemble a riproporre l’antica prassi esecutiva, senza paura né soggezioni a visioni romantiche.
Il loro primo album “Alfabeto falso” ha scosso gli ascoltatori, con un repertorio per chitarra barocca ricco di stravaganze armoniche, l’alfabeto falso appunto, paragonabile al jazz moderno. Con “Roma 600”, I Bassifondi esplorano gli aspetti popolari presenti nella musica romana, come specchio di quella colta.
Invitati nei più importanti Festival di musica antica ed Istituzioni in Europa, USA, Sud-America, Australia, Sud Africa, alla maniera dei liutisti e chitarristi dell’epoca, I Bassifondi viaggiano insieme attraverso il mondo, cercando sempre di godere serenamente la loro musica e la loro vita. (aise)