“The Camp of the Wayfarers in Love”: il progetto di Tarshito all’IIC di Pechino

PECHINO\ aise\ -The Camp of the Wayfarers in Love” è il progetto artistico collettivo di Tarshito, che sarà presentato per tutto il mese di luglio all’Istituto Italiano di Cultura di Pechino. L’artista italiano ha viaggiato in nove Paesi del mondo per collaborare con artisti di culture diverse, creando opere d’arte a forma di tende, case nomadi: Argentina, Bangladesh, Brasile, Cina, Colombia, India, Myanmar, Mongolia e Thailandia.
“Il viaggio porta con sé la ricerca dell’anima, che si trova ovunque e dentro ognuno di noi, ogni incontro è uno specchio di una parte di sé stessi che aiuta all’accettazione e alla comprensione dell’altro”, afferma Tarshito. “Mi piace lavorare con comunità indigene o tribù o nativi di vari luoghi del mondo perché in loro il simbolismo e la ritualità sono fortemente vivi, le comunità tradizionali praticano antichi rituali per avvicinarsi al divino e portarLo nella contemporaneità, insieme ai valori della vita. In queste frequentazioni ho praticato insieme a loro una grande connessione con il cielo e la terra, e ho affrontato le grandi problematiche della vita in una via di estrema semplicità che comprende fisico, cuore e anima. Sento l’importanza, la necessità di traghettare questa conoscenza nel pianeta terra attraverso l’arte”.
“Io, viandante innamorato”, aggiunge Tarshito, “incontro altri artisti nel loro habitat, accrescendo il senso di fratellanza e sorellanza, condividendo la pittura delle tende e la loro ritualità e simbolismo”. (aise)