“Vico Magistretti. Architecture and design”: la mostra all’IIC di Sydney

Photo credit: Lamberto Rubino

SYDNEY\ aise\ - Sarà inaugurata il 13 settembre negli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura di Sydney la mostra "Vico Magistretti – Architecture & Design", che, allestita sino al 18 ottobre, ripercorrerà i sessant’anni di carriera del celebre architetto e designer, esplorando in profondità le due anime indissolubili del suo lavoro: l'architettura e il design.
Attraverso disegni, planimetrie, fotografie e progetti, verranno presentate sia le opere più note sia quelle meno conosciute, a testimonianza dell'approccio di Magistretti all'urbanistica e al contesto storico-culturale.
In parallelo la mostra celebrerà il design industriale di Magistretti, mettendo in luce gli schizzi originali e i cataloghi di prodotti che sono diventati icone dell'Italian design, come sedie, lampade, tavoli, letti e librerie.
Un focus particolare sarà dedicato ai sodalizi professionali che Magistretti strinse con alcune delle più importanti aziende italiane e internazionali del design, come Artemide, Cassina, De Padova, Flou e Oluce. Sviluppate lungo un arco di oltre cinquant’anni, queste collaborazioni hanno contribuito in modo significativo alla definizione e al successo dello stile italiano nel mondo.
Alcuni degli oggetti più iconici, generosamente prestati dai produttori italiani Artemide (Inlite Australia), De Pavova (Boffi Studio Sydney), Cassina (Mobilia) e Oluce (Euroluce), saranno esposti al centro della mostra, curata dalla Fondazione Magistretti con Maria Vittoria Capitanucci e organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura Sydney in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Canberra.
Strutturato in tre sezioni principali - biografia, opere architettoniche e oggetti di design -, l’evento espositivo offrirà un percorso completo che ripercorrerà l'essenza della prolifica ed eclettica carriera di Vico Magistretti, anche attraverso interviste video con Patricia Urquiola e Stefano Boeri.
Vico Magistretti nasce a Milano nel 1920 in una famiglia di architetti, tra cui si ricorda il padre Pier Giulio, uno dei progettisti assieme a Griffini, Muzio e Portaluppi del Palazzo dell’Arengario in Piazza del Duomo. Laureatosi in architettura al Politecnico nel 1945, dopo un periodo trascorso a Losanna durante il quale incontra Ernesto Nathan Rogers, fondatore dello studio BBPR, a partire dagli anni Cinquanta Magistretti è tra i protagonisti della Milano della ricostruzione con interventi quali quelli per l’INA-Casa e il quartiere QT8.
Negli anni Sessanta la sua attività di architetto si concentra sui temi della casa e dell’abitare, mentre la sua collaborazione con produttori di elementi arredo come Artemide, Cassina e Oluce fa di lui uno dei padri dell’Italian Design. Magistretti affiancherà i due ambiti di produzione anche negli anni a seguire diventando su entrambi i fronti un punto di riferimento per le generazioni più giovani. Sue opere di design sono esposte presso le principali istituzioni museali americane ed europee come il MoMA di New York e il Victoria & Albert Museum di Londra.
Situato a pochi passi dal Conservatorio di Milano e dalla chiesa di Santa Maria alla Passione, lo studio dove Vico Magistretti ha lavorato per più di sessant’anni, alla sua morte avvenuta nel 2006, è stato trasformato in un museo, Fondazione Vico Magistretti, che attraverso i progetti dell’architetto e designer e i suoi oggetti, racconta oggi i fondamenti della cultura del progetto, storie di innovazione, di tradizione, di produzione. (aise)