A settembre la XIII edizione del Festival della Politica di Mestre

MESTRE\ aise\ - Oltre 80 ospiti e un articolato programma con più di 45 eventi tra dibattiti, lectio, workshop, spettacoli e film. Il Festival della Politica 2024 si svolgerà nel centro di Mestre da giovedì 5 a domenica 8 settembre, con anteprima mercoledì 4. Gli appuntamenti animeranno il cuore della città in 6 location tra le piazze del centro e gli spazi di M9.
“TUTTA LA VITA DAVANTI una polis per la Generazione Z” è il titolo della nuova edizione.
Nell’anno in cui 4 miliardi di abitanti del pianeta sono chiamati esprimere il proprio voto in elezioni nazionali o sovranazionali il Festival della Politica accenderà i riflettori su un tema centrale: il modo in cui le giovani generazioni abitano e immaginano le polis del nostro tempo. Filo conduttore dell’edizione saranno dunque i giovani, il loro futuro, la loro condizione nella società e il loro rapporto con la politica, nonché il modo i cui i grandi temi dell’attualità si riflettono sulla Generazione Z determinando sfide, inquietudini e nuove prassi politiche. Esploreremo il mondo dei giovani, approfondendo soprattutto i temi del lavoro, della crisi economica e demografica, della sfida ambientale e climatica, delle profonde trasformazioni culturali che (complice anche un tumultuoso progresso tecnologico) rendono sempre più difficile il dialogo intergenerazionale.
Accanto al tema principale, il Festival, come sempre, non mancherà di affrontare tutti i grandi temi del presente, a cominciare dal dramma della guerra che infiamma Europa e Medio Oriente.
Per affrontare il tema di questa edizione, il Comitato scientifico del Festival della Politica ha individuato anche quest'anno due curatori ospiti: Pietro Del Soldà e Sara Sanzi.
GUERRA O PACE: DIALOGO TRA IL CARDINALE MATTEO MARIA ZUPPI E MASSIMO CACCIARI
I grandi temi che scuotono il mondo saranno al centro del dialogo tra il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e il prof. Massimo Cacciari, filosofo, tra gli animatori del Festival della Politica, nella giornata di apertura della rassegna giovedì 5 settembre.
Il dialogo sarà l’occasione per un confronto culturale sulle sfide che abbiamo di fronte.
Due protagonisti del nostro tempo analizzeranno le crisi che attraversano il pianeta: dalla crisi della democrazia al tema dei diritti. Ma soprattutto il tema delle guerre che stanno infiammando lo scenario internazionale: dal conflitto in Ucraina alla tragedia di Gaza.
LE VOCI DELLA “GEN Z” E L’INCONTRO TRA GENERAZIONI
Il Festival quest’anno darà voce a una nuova leva di giovani, talvolta giovanissimi attivisti, che in campi diversi tra i protagonisti di una nuova generazione di cittadini.
Mai come oggi i problemi del presente (ambientali, sociali, geopolitici) ci portano a guardare ai giovani, a coltivare la speranza che da nuovi paradigmi e nuove pratiche possano emergere risposte ai problemi del nostro tempo. Proprio per questo il Festival della Politica 2024 metterà al centro i giovani non solo come ‘oggetto di politiche’, ma anzitutto come ‘soggetto politico’, e darà la parola ad esponenti della Generazione Z che militano con autorevolezza in campi diversi: dalla cultura all’ecologismo, dal femminismo e alle questioni di genere. Figure che, con le loro proposte e il largo seguito raggiunto anzitutto tra i propri coetanei, ben rappresentano la carica propositiva e innovatrice della loro generazione. Come l’influencer e attivista culturale Edoardo Prati, il militante ecologista Giorgio Brizio, le giornaliste Jennifer Guerra e Cecilia Pellizzari, lo scrittore Charlie Moon, la divulgatrice Sara Segantin, l’analista politico Gilles Gressani, la giornalista Cecilia Sala, per citare solo alcuni degli ospiti più giovani che animeranno gli incontri del Festival.
Accanto a loro, come sempre, interverranno alcuni tra i principali protagonisti del dibattito pubblico già largamente affermati della politologia, del giornalismo e della ricerca, tra nuovi ospiti e graditi ritorni: da Marco Damilano a Francesca Mannocchi, da Carlo Cottarelli ad Alessandra Ghisleri, da Linda Laura Sabbadini a Ilvo Diamanti, da Annalisa Cuzzocrea a Veronica De Romanis.
Un incontro tra diverse generazioni ed età, per costruire un terreno di dialogo il più possibile ampio e generativo, capace di rompere steccati generazionali e alimentare un dibattito rinnovato e stimolante.
ANTEPRIMA. UNA LECTIO DI PIETRO DEL SOLDÀ “IN DIFESA DEL PENSIERO LIBERO”
L’anteprima del Festival prevede una lectio magistralis di Pietro Del Soldà, curatore dell’edizione 2024. Con l’erudizione e la lucidità che il pubblico italiano ha imparato a conoscere, Del Soldà offrirà al pubblico del Festival una perorazione “in difesa del pensiero libero”. Uno spettro si aggira per l'Europa e per il mondo intero: è l'arretramento del pensiero libero, dovuto solo in parte all'oppressione esercitata da regimi autoritari. Anche nelle democrazie più avanzate, infatti, accumuliamo sempre più informazioni e dati che sono però sganciati da quella che, per i Greci, è la forma di sapere più importante: la conoscenza di sé, senza la quale non si dà alcuna libertà.
LA SEZIONE “DIALOGHI”
Tra gli appuntamenti più attesi il dialogo tra il giovane influencer Edoardo Prati e la scrittrice Chiara Valerio, che esploreranno il ruolo della cultura come potenziale attivatore di un nuovo protagonismo sociale dei più giovani. A Marco Damilano sarà invece affidato il compito, attraverso il suo proverbiale “spiegone”, di sviluppare un’analisi sul modo in cui i giovani cittadini europei percepiscono il progetto e le istituzioni dell’Unione. La sondaggista Alessandra Ghisleri e l’analista Giovanni Diamanti, insieme ad Antonio Noto, porteranno dati e indagini sul modo in cui la Generazione Z affronta il nodo della partecipazione politica, mentre al più specifico rapporto dei giovani con il voto e le forme della democrazia rappresentativa sarà dedicato il confronto tra Ilvo Diamanti, Linda Laura Sabbadini, Annalisa Cuzzocrea e Giulio Napolitano. Il nuovo ruolo che l’informazione assume nella vita dei più giovani sarà al centro del dialogo tra la reporter di guerra Cecilia Sala, il giornalista Valerio Bassan e il direttore di Internazionale Giovanni De Mauro. Con l’influencer e scrittore Charlie Moon discuteremo l’enorme potenziale politico che la questione di genere assume nella Generazione Z. Ma si discuterà anche di giovani e lavoro con Francesca Coin, Stefano Micelli e Riccardo Staglianò in un incontro dal titolo “Lavorare tutti, lavorare meglio”, e con Marta De Vivo, Marco Scioli, Andrea Ferrero, Clara Morelli e Virginia Stagni nel panel “Generazione Z: il sogno di mettersi in proprio” (in collaborazione con Confesercenti); di leadership femminile (con Maurizio Molinari, Linda Laura Sabbadini, Gilles Gressani e Martina Carone), di disagio psicologico giovanile (con Matteo Lancini, Beatrice Sciarrillo e Sara Segantin), di denatalità e inverno demografico (con Alessandro Rosina, Jennifer Guerra e Simonetta Sciandivasci).
Al rapporto tra politiche economiche e giovani generazioni, oggi apparentemente così disfunzionale, saranno dedicati 2 incontri: gli economisti Veronica De Romanis e Vincenzo Marinese daranno vita a un dibattito dal titolo “I giovani tra politiche economiche e impresa”. Mentre Federico Rainer Maurizio Caldura, Veronica Atitsogbe, Clara Morelli, Paolo Gurisatti e Sara Sanzi cercheranno di rispondere ad una domanda provocatoria: “Sono i giovani diversi o è l’economia che non tiene il passo?” (in collaborazione con la Camera di Commercio di Venezia e Rovigo).
Allargando lo sguardo verso un orizzonte globale, il Festival non mancherà poi di analizzare “l’annus mirabilis” della democrazia: un 2024 che sta chiamando alle urne 4 miliardi di abitanti del pianeta. Un bilancio complessivo sarà affidato all’incontro “2024, elezioni nel mondo: che succede?”, con Ferdinando Nelli Feroci, Federico Fabbrini, Alide Cagidemetrio e Arcangelo Boldrin (in collaborazione con Fondaco Europa).
Il tema della guerra, già al centro del confronto tra il cardinale Matteo Maria Zuppi e Massimo Cacciari, tornerà nell’incontro “Un mondo senza pace”, nel quale la viva esperienza di una tra le principali reporter di guerra del panorama italiano, Francesca Mannocchi, sarà il punto di partenza per una riflessione che coinvolgerà anche il sociologo Renzo Guolo e Pietro Del Soldà.
“PADRI E FIGLI”: LA SEZIONE SPECIALE DI ANTONIO GNOLI
Padri importanti - che in modi diversi hanno segnato la storia politica e culturale del nostro paese - e figli che hanno raccolto la sfida di includere nei loro percorsi una dialettica profonda con l’eredità paterna, tra ispirazione e discontinuità. È dedicata al rapporto tra “Padri e figli” la Sezione Speciale del Festival della Politica 2024, come sempre curata dal saggista e giornalista culturale Antonio Gnoli.
Quest’anno la Sezione Speciale proporrà quattro incontri con quattro importanti intellettuali italiani, che condividono la fortuna e l’onere di essere coinvolti in una dialettica padre / figlio di particolare rilevanza per la cultura italiana. Con Anna Negri - regista, sceneggiatrice e scrittrice – si discuterà del suo rapporto con il padre Toni Negri, filosofo politico scomparso a fine 2023. Con Massimo Ammaniti, psicoanalista tra i principali del panorama nazionale, si discuterà delle sfide poste dal dialogo tra vecchie e nuove generazioni, incarnatosi in casa Ammaniti nel rapporto tra il padre Massimo e il figlio Niccolò, uno dei più celebri e amati scrittori italiani. Marco Revelli, importante storico, sociologo e politologo italiano, figlio di Nuto Revelli, figura centrale della Resistenza italiana, oltre che uno scrittore attento alla condizione delle classi più deboli dell’Italia del dopoguerra, affronterà un ipotetico dialogo con una figlia adolescente, a partire dal suo nuovo libro “Questa Sinistra inspiegabile a mia figlia. Dialogo immaginario con un’adolescente”. Con il giurista Giulio Napolitano ricorderemo la figura del padre Giorgio, ad un anno dalla scomparsa: un Presidente della Repubblica che nel suo lungo mandato (2006-2015) ha svolto un ruolo decisivo in un momento delicato della storia del Paese.
“I LIBRI”: LA SEZIONE DEL FESTIVAL DEDICATA AI LIBRI
I libri sono da sempre protagonisti al Festival della Politica, e quest’anno vi saranno molte occasioni per discutere insieme ai loro autori saggi e novità editoriali che hanno saputo portare nel dibattito pubblico sollecitazioni di particolare interesse.
Curato dal giovanissimo attivista ambientalista Giorgio Brizio, il volume “Per molti anni da domani” ha raccolto la voce e i contributi di ventisette giovani attivisti dei paesi che compongono l’Unione Europea sui temi del clima, della pace e dei diritti. Il Festival ne discuterà insieme ad alcuni rappresentanti di questa nuova ondata di attivismo nato in seno alla Generazione Z.
Di democrazia e partecipazione (con particolare riferimento alla crisi delle forme tradizionali di impegno e protagonismo politico) si parlerà anche con Filippo Barbera, autore del recente “Le piazze vuote. Ritrovare gli spazi della politica”.
Insieme a Ibrahima Lo – autore del libro autobiografico “Pane e acqua”, che ha ispirato il film “Io Capitano” di Matteo Garrone – racconteremo il drammatico vissuto di tanti ragazzi che oggi abitano il territorio nazionale, e che condividono la difficile condizione di migranti in arrivo dall’Africa come rifugiati. Tema raccontato anche nel suo nuovo libro “La mia voce”.
Carlo Cottarelli ci porterà nei retrobottega della politica italiana, prendendo spunto dal suo ultimo libro “Dentro il Palazzo. Cosa accade davvero nelle stanze del potere”.
Alla vita e all’eredità politica di Gianni De Michelis sarà poi dedicato l’incontro con Paolo Franchi, autore di una recente quanto illuminante biografia del politico veneziano dal titolo “L’irregolare”: una conversazione che coinvolgerà anche Massimo Cacciari e Simona Colarizi.
Nella sezione troverà poi spazio la presentazione di un progetto editoriale che innova il panorama dell’informazione attraverso la proposta di un modello di giornalismo a fumetti: la rivista La Revue Dessinée, presentata dalla libreria Multiverse Comix insieme a giornalisti a disegnatori che hanno firmato alcune delle sue inchieste.
A CENT’ANNI DALL’ASSASSINIO DI MATTEOTTI: MUSICA E RACCONTO
Il Festival 2024 darà poi spazio alla musica, alla storia e al racconto con un evento serale da non perdere: domenica in Chiostro M9 si terrà lo spettacolo “Giacomo e gli altri. A cent’anni anni dall’assassinio di Matteotti” con la musica di Gualtiero Bertelli e Cimo Nogarin e la voce di Edoardo Pittalis. (aise)