L’Italia sogna in grande: al via a Manila il Mondiale di Basket 2023

ROMA\ aise\ - Gli azzurri sono pronti. Domani, 25 agosto, inizia il Mondiale di basket 2023, che si svolgerà tra Giappone, Filippine e Indonesia, e gli azzurri sono pronti. Prontissimi. Dopo una grande fase di preparazione e due anni di sorprese, applausi e grandi soddisfazioni, i 12 azzurri di Coach Pozzecco sono pronti a stupire tutti ancora una volta. E vogliono farlo anche con uno dei pubblici più focosi e amanti del gioco, quello di Manila, dove l’Italia giocherà le tre partite del girone (25, 27 e 29 agosto) e dove si giocheranno anche le fasi finali (dai quarti di finale in poi).
Quello filippino è infatti un pubblico, anzi, un popolo, che non si può definire “amante del basket”, perché sarebbe molto, molto riduttivo. Per dare un’idea: dei 114 milioni di filippini sparsi in circa 7600 isole dell'Arcipelago, 40 milioni giocano o giocavano a pallacanestro. Quello filippino è infatti un popolo che porta migliaia e migliaia di appassionati nei giganteschi palazzetti pensati esclusivamente per il basket, circa 25 mila di media per ogni partita. Un popolo che porta migliaia e migliaia di praticanti in tutti i playground e campetti sparsi ovunque nel Paese, fin dentro gli aeroporti e fuori dai cimiteri. Un popolo per cui il basket non rappresenta solo il primo sport (unica Nazione in cui è così insieme alla Lituania), ma più che altro una religione, un vero e proprio culto, in barba a tutte le caratteristiche fisiche tipiche della pallacanestro (l’altezza media degli uomini in Filippine è infatti di 1 metro e 63 centimetri).
Anche per questo il mondiale che sta per iniziare è così affascinante. Nelle Filippine arriveranno diverse stelle dell’NBA che si giocheranno il 19esimo titolo iridato. Compresi gli strafavoriti Stati Uniti (che non vincono dal 2014), senza i super big in campo ma allenati da un big in panchina, Steve Kerr di Golden State. Sul parquet ci saranno giovani astri nascenti della pallacanestro a stelle e strisce, incluso quel Paolo Banchero di origini e nazionalità italiana che però ha scelto di giocare con Team USA. Ma ci saranno anche la Francia di Rudy Gobert, la Spagna campione del mondo in carica e fresca campione d’Europa, la Grecia e la Serbia, orfane delle super star NBA Antetokounmpo e Jokic ma comunque sempre da temere, la Slovenia del fenomeno Luka Doncic, le corrazzate Canada e Australia, e le sempre arcigne Germania e Lituania.
E poi c’è l’Italia, che inizierà subito a Manila il suo 10° torneo mondiale. Una squadra che lotta, sempre e fino alla fine. Lo ha dimostrato in questi ultimi due anni, da quando in una sera d’estate di un paio d’anni fa, gli azzurri hanno scippato meritatamente alla Serbia del campione NBA, Nicola Jokic, la possibilità di andare alle Olimpiadi di Tokyo a giocarsela come una delle favorite. E lo ha fatto niente popò di meno che davanti al vibrante pubblico di Belgrado (!). Da lì, i timori reverenziali sono andati via via sparendo e contestualmente la fiducia è andata via via salendo. Fa tanti punti, ma difende forte. Va sotto, ma si risistema senza perdere la bussola del piano partita. Giocano tutti e 12, da squadra, ma ha una stella chiara e luminosa. Ha perso, certo, ma sempre rimanendo in partita fino al suono dell’ultima sirena e sempre col suono delle mani battenti che gli rendono merito a fine partita.
Un’ottima figura a Tokyo, dove se l’è giocata a viso aperto anche contro le favoritissime. Un’ottima figura all’europeo, dove solo due sfortunati tiri liberi sbagliati negli ultimi istanti di partita dalla stella italiana – Simone Fontecchio - avevano interrotto un sogno di vittoria che sembrava ogni secondo più realizzabile. Eliminati sempre ai quarti di finale, sempre per mano della Francia (medaglia d’argento in entrambe le occasioni). E ora il mondiale, con facce nuove, giovani e di belle speranze che si sono unite al gruppo storico incarnato da Capitan Gigi Datome, all’ultima apparizione sui parquet della sua splendida carriera. All’appuntamento iridato gli azzurri di Pozzecco ci arrivano alla grande, avendo inanellato 7 vittorie su 7 nella preparazione al torneo. E non certo contro avversari morbidi, anzi: prima ha vinto la Trentino Basket Cup (contro le ottime Turchia e Cina), poi ha battuto ancora una volta la Serbia (per la terza volta di fila dopo il preolimpico e l'europeo) con una grande rimonta; e poi ancora la Grecia addirittura ad Atene (!). Insomma, ha vinto contro squadre forti, fortissime e con ambizioni da medaglia in questo mondiale. Entusiasmante, non c'è che dire. Ma questo è solo un punto di partenza. Punto di partenza che adesso dovrà essere confermato nelle partite vere, decisive, in cui non si potrà sbagliare e dove la palla peserà più del normale.
L’esordio è in programma fra poco meno di 24 ore, il 25 agosto, alle ore 10.00 (orario italiano) contro l’Angola, alla Philippine Arena di Manila, impiantino da 55 mila posti a sedere. Per il secondo appuntamento, gli azzurri sfideranno, il 27 agosto sempre alle ore 10.00, la Repubblica Dominicana all’Arenata Coliseum; si chiude - almeno per quanto riguarda il primo turno - contro i padroni di casa il 29 agosto, questa volta alle ore 14.00, sempre all’Arenata Coliseum. Obiettivo, superare il primo turno in testa al girone.
Le prime due degli iniziali 8 gruppi (32 squadre in totale) avanzeranno alla seconda fase che si svolgerà tra l’1 e il 3 settembre, nella quale verranno composti 4 gruppi da 4 squadre ciascuno. L’Italia, in caso di qualificazione, si incrocerebbe con il gruppo composto da Serbia (ancora una volta), Cina, Porto Rico e Sud Sudan. Le prime due squadre di questi gironi all’italiana, accederanno poi alla fase a eliminazione diretta, che si svolgerà tutta a Manila, compresa la finalissima del 10 settembre.
Sognare, con questi “pronti” azzurri, non è proibito. Tutt'altro. (luc.mat.\aise)