Una domenica di sport fra gioie e amarezze per l'Italia: le azzurre del volley nella storia

Foto: federvolley

ROMA\ aise\ - Il 7 settembre è stata una giornata piena per lo sport italiano. Una giornata piena arrivata quasi alla vigilia del lancio della seconda edizione della “Giornata dello Sport Italiano nel Mondo”, con cui la Farnesina incentiva il ruolo dello sport come diplomazia. Una giornata piena che ha visto l'Italia esultare (volley), ma anche rammaricarsi (basket e Formula 1) e infine applaudire gli avversari che si sono dimostrati superiori, almeno per questa volta (tennis).
Esultare per l'ennesima, grandiosa vittoria delle azzurre del Volley, che vincendo la 36esima partita consecutiva hanno dimostrato di essere la miglior squadra del mondo entrando definitivamente nella storia. E dopo le Olimpiadi di Parigi della scorsa estate, condite da due Nations League, hanno messo in bacheca anche l'oro mondiale conquistato ieri a Bangkok, in Thailandia. Il secondo titolo iridato nella storia del volley femminile.
Una vittoria sofferta in finale, al tie-break contro una Turchia tostissima. Una vittoria sofferta in semifinale, con una rimonta sul Brasile dai contorni epici, sempre al tie-break contro il gigante verdeoro, ossia l'ultima squadra che aveva battuto l'Italia nel giugno del 2024. Da quella sconfitta le ragazze del CT Julio Velasco (che ha realizzato il suo personale bis dopo aver vinto il mondiale anche con la nazionale maschile) sono state insuperabili per tutte. Sono insuperabili. Una vittoria che ha fatto saltare di gioia tutto il Paese per delle campionesse che vittoria dopo vittoria stanno annusando il profumo di leggenda.
Meno fortunata la nazionale di Basket, che è stata buttata fuori dalla Slovenia, trascinata dal fenomeno Luka Doncic, agli ottavi di finale degli Europei maschili. Una sconfitta amara, arrivata dopo una partenza shock e una rimonta sfumata proprio sul finale. Una sconfitta amara soprattutto perché era un passaggio del turno alla portata degli azzurri. Il CT Pozzecco si è addossato le colpe della sconfitta dimettendosi appena dopo la partita.
Nel Gran Premio d'Italia di Formula 1, poi, le due Ferrari non sono riuscite a conquistare il podio che avrebbe fatto sussultare le migliaia di tifosi giunti a Monza colorati di rosso. A vincere è stato Max Verstappen, che ha sollevato il trofeo italiano per la terza vittoria in carriera. Questa volta lo ha fatto dopo una prestazione maiuscola che ha reso il Gp non spettacolare (la lotta al vertice è durata appena 4 giri) e con cui ha rifilato 20 secondi alle McLaren. Quarta la Ferrari di Charles Leclerc, scattata dalla stessa posizione, sesta quella di Lewis Hamilton.
Altra amarezza per i colori azzurri è arrivata poi da New York, dove Jannik Sinner si è dovuto congratulare con lo spagnolo Carlos Alcaraz per una finale che lo spagnolo ha dominato. Doppia amarezza in queste caso, perché vincendo lo US Open, lo spagnolo è anche tornato numero 1 della classifica ATP, scavalcando proprio l'italiano. Un successo del tutto meritato per Alcaraz a New York, come ha ammesso anche Sinner: più equilibrato, più in forma e più settato sul match rispetto all'alto-atesino.
A breve sono attesi anche i mondiali maschili di volley, in Indonesia, Giappone e Filippine (12/28 settembre). E nello stesso periodo (21/28 settembre), quelli di Ciclismo in Ruanda. L'Italia dello sport continua a saper dire sempre la sua quando c'è da competere. Le straordinarie ragazze del volley insegnano. (l.m.\aise)