“De Milán a Buenos Aires": omaggio all'architetto italiano Virginio Colombo

BUENOS AIRES\ aise\ - Si è aperta il 18 luglio a Buenos AiresDe Milán a Buenos Aires. Virginio Colombo”, mostra dedicata all’opera di uno dei più significativi architetti italiani attivi in Argentina nel primo Novecento.
Figura centrale del panorama architettonico porteño, Virginio Colombo ha lasciato un segno profondo nella città di Buenos Aires, contribuendo in modo determinante alla definizione della sua identità urbana.
Supportata dall’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires e organizzata in collaborazione con la Biblioteca del Congreso Nacional, la mostra sarà visitabile fino al 19 settembre presso la Sala Pública de Lectura in Hipólito Yrigoyen 1750, con ingresso libero.
“De Milán a Buenos Aires. Virginio Colombo” è curata da Alejandro Machado e Jeremi Salvatierra, membri del Fondo Documental y Fotográfico Virginio Colombo, che da anni si dedicano allo studio e alla valorizzazione dell’opera dell’architetto.
L’esposizione propone un percorso visivo e documentario attraverso fotografie, cartoline d’epoca e oggetti originali che ripercorrono la straordinaria carriera di Colombo. Nato a Milano e trasferitosi a Buenos Aires nel 1906, l’architetto realizzò in soli 21 anni oltre 50 edifici, occupandosi anche degli interni – tra arredi, illuminazione e tessili – e dimostrando una raffinata capacità di sintesi tra arte, artigianato e progettazione.
Il progetto nasce con l’obiettivo di riscoprire e valorizzare il contributo artistico e culturale di Colombo, testimone della vivace presenza italiana in Argentina e interprete originale delle esigenze della comunità immigrata. Tra le sue opere più emblematiche si annoverano la Villa Carú, il Palacio Grimoldi, il Palacio Lagomarsino e la Casa Anda.
Il Fondo Documental y Fotográfico Virginio Colombo è un archivio recentemente portato alla luce grazie al ritrovamento di un baule da parte di Eduardo Sanz e alla valorizzazione di esso da parte di Jeremi Salvatierra. Il baule conteneva fotografie, cartoline, album di famiglia, e documenti inediti legati al celebre architetto italo-argentino.
Dopo 96 anni di oblio, il fondo punta a preservare questo prezioso materiale personale e a metterlo in dialogo con gli esterni degli edifici già rilevati da Alejandro Machado. L’obiettivo di tale progetto è quello di diffondere e approfondire la conoscenza della vita e dell’opera di un artista straordinario, e fino a pochi anni fa sconosciuto, come Virginio Colombo. (aise)