La Maddalena in Estasi del Caravaggio a Goa

NEW DELHI\ aise\ - La Maddalena in estasi di Caravaggio giunge a Goa in occasione della decima edizione del Serendipity Arts Festival. L’opera è esposta dal 14 dicembre scorso e sino a domenica 21 presso il Directorate of Accounts di Panjim, sotto il patrocino dell’Ambasciata d’Italia in India, del Consolato Generale d’Italia a Mumbai, dell’Istituto Italiano di Cultura di New Delhi, dell’Istituto Italiano di Cultura di Mumbai, con Serendipity Arts e il sopporto dell’associazione culturale MetaMorfosi.
Si tratta della prima occasione in cui un’opera di Caravaggio viene esposta a Goa, portando una delle figure più emblematiche della storia dell’arte occidentale in dialogo diretto con una piattaforma culturale contemporanea e multidisciplinare.
Realizzato durante la disperata fuga di Caravaggio da Roma in seguito a un duello mortale, il dipinto fu une delle tre opere che l’artista portò con sé nel suo ultimo viaggio verso il perdono papale, una redenzione che non avrebbe mai raggiunto. L’opera ritrae Maria Maddalena in un momento sospeso tra estasi spirituale e vulnerabilità umana: il volto trasfigurato, le lacrime che scorrono, a incarnare insieme pentimento e trascendenza.
La Maddalena in estasi è riemersa agli inizi del XXI secolo, dopo secoli di relativa oscurità, e successivamente autenticata da eminenti studiosi, tra cui Mina Gregori. Il dipinto presenta segni storici riconducibili a una probabile provenienza papale. La scelta di Caravaggio di rappresentare la Maddalena priva degli attributi iconografici consueti, conservando unicamente il teschio e la croce, rivela una svolta introspettiva e austera, caratteristica delle sue ultime opere. (aise)